Il corvo messaggero degli Dei e di sventura
Il corvo, sacro messaggero di buona e cattiva sorte, animale spesso associato alle streghe, ai maghi ed ai veggenti, vanta nelle varie culture ed epoche una storia interessante.
I corvi, sono universalmente considerati uccelli del malaugurio e servitori delle forze oscure, si tratta di pennuti profetici che annunciano sventura.
Sia nella Bibbia che nel Corano il corvo mostra a Caino come raschiare la terra per nascondere il corpo di Abele, tingendosi di nero a causa del primo omicidio, nonché fratricidio, della storia. Anche durante il Diluvio universale, l’uccello assume valenza negativa, questo perché Noè inviò dapprima un corvo in ricognizione per assicurarsi che tutti gli abitanti dell’ arca potessero lasciare la loro dimora provvisoria ma, il corvo rifiutò questo compito poiché messo tra le creature impure, per questo motivo Noè lo maledisse e ne fece un uccello del malaugurio.
Una leggenda degli Algonchini presenta delle somiglianze con la storia biblica, dopo il diluvio che inondò il mondo, il dio civilizzatore Michabo, desideroso di rifondare la terra inviò un corvo a cercare dell’ argilla, l’ uccello però non portò a termine la missione e neanche la lontra, ad assolvere il compito fu invece il topo muschiato .
Anche la favola di La Fontaine, ci mostra il corvo sotto una cattiva luce, pieno di sufficienza ed orgoglio. L’astuta volpe, giocando sulla presunzione del pennuto riuscirà a sottrargli il formaggio tanto desiderato:
“Salve, messer Corvo,
Quanto leggiadro siete
E quanto bello mi parete!
In verità, se il vostro canto
Al piumaggio vostro è pari
Tra i pennuti del bosco
Voi siete ben la Fenice.
A questi detti il corvo
Non sta più in sé dalla gioia,
E per mostrare la bella voce
Il largo becco spalanca
E cadere lascia la sua preda”.
Nella mitologia classica sono due gli episodi che vedono il corvo protagonista, il primo è la narrazione del mito di Coronide (cornacchia), un’ affascinante mortale che fa innamorare il Dio Apollo e concepisce un figlio con quest’ ultimo. Tuttavia, la fanciulla consapevole della sua bellezza effimera lasciò il dio per sposare un mortale. Apollo, venuto a conoscenza del tradimento proprio a causa di un corvo che fino a quel momento era dotato di un bianco piumaggio ,si vendicherà, ucciderà la fanciulla ma prima salverà suo figlio Asclepio (inventore della medicina) e in seguito, folle di gelosia, punirà anche il corvo tramutando le sue piume da candide a nere come la pece.
Stessa sorte gli spetterà secondo Ovidio per aver spettegolato di uno dei tanti tradimenti di Zeus a Giunone e per questo motivo le sue piume sono nere.
Solo la mitologia nordica attribuisce valenza positiva al corvo facendone messaggero di Odino. Il Dio possiede Pensiero e Memoria, due corvi che durante il giorno vagano sulla terra per portare alla sera notizie al padre degli Dei.
Gaia Bafaro