L’amministrazione Capalbo ottiene la fiducia
Oggi durante il Consiglio Comunale, convocato per la mozione di sfiducia proposta dalle forze di minoranza al Sindaco di Acri, Pino Capalbo, sono emersi sostanzialmente due grandi verità.
La prima è che questa maggioranza forte dei tanti risultati ottenuti e del lavoro svolto esce più forte e compatta, pronta a continuare il lavoro che ci aspetta e convinta che i risultati non si ottengono con gli spot elettorali, ma con il lavoro e l’impegno.
La seconda grande verità è la certificazione di un comportamento politicamente scorretto assunto già da tempo dalla Consigliera Franca Sposato, ieri, nei confronti della maggioranza di cui faceva parte e che ha sempre sostenuto incondizionatamente senza mai fare emergere alcuna critica, non sollevando dubbi nelle sedi opportune anzi ha ampiamente pubblicizzato gli eventi e le manifestazioni a cui ha partecipato come rappresentante istituzionale. Oggi, invece, ha inteso abbandonare il Partito Democratico che l’aveva accolta e fatta partecipe del progetto iniziale, tradendo la comunità politica di appartenenza e l’elettorato; difatti nelle elezioni del 2017 la stessa è entrata nell’assise comunale per scelta del Sindaco (ricordiamo a noi stessi che la stessa non era stata eletta). Assistiamo, oggi, ad un salto poco edificante dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione da parte di chi fino ad ieri criticava gli stessi scranni, dove sono presenti anche gli eletti del centro-destra (Fratelli D’Italia, Forza Italia).
Quando si è parte di un gruppo e se ne condividono percorsi e idee, se ne deve rispettare anche le decisioni comuni e i progetti elaborati dalla comunità politica e non certamente ricercare posizioni personalistiche volte ad ottenere magari una maggiore visibilità nella speranza di risultati politici futuri.
La coerenza richiede che chi crede nelle proprie idee le debba portare avanti fino in fondo e quando queste non ci rappresentano più allora bisognerebbe accettare tutte le conseguenze di tali scelte e dimettersi. Quando la posizione è ondivaga e priva di ideali politici la scelta è obbligata: dimissione da consigliere comunale! Sicuramente, il circolo PD di Acri si riunirà al più presto per discutere ed adottare i provvedimenti necessari per l’allontanamento dal partito locale.
Il nostro Sindaco ha ampiamente dettagliato il lavoro di questi anni ed ha certamente individuato le azioni da mettere in campo nei prossimi giorni, di fatto smentendo il disegno della minoranza di raccontare un progetto fallimentare di questa amministrazione. Sono tante le cose fatte e tante le cose da fare, certamente i tanti problemi ereditati non sempre trovano una immediata soluzione, ma non manca l’impegno di questa amministrazione nel ricercare fondi e strumenti capaci di portare benefici a medio e lungo termine.
Ines Straface, segretario del circolo PD Acri, componente Assemblea Nazionale PD