Giorno della Memoria: un’occasione di riflessione

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria, un giorno per ricordare la Shoah, nota anche come Olocausto. Lunedì si terranno in tutta Italia numerosi eventi e iniziative per commemorare queste atrocità. I temi affrontati intendono non solo stimolare la riflessione sul passato, ma anche sensibilizzare sulla violenza perpetrata dai nazisti. Quest’anno ricorre l’80° anniversario e in questo giorno è importante ricordare che almeno un milione di prigionieri furono assassinati nella sola “fabbrica della morte” di Auschwitz.

Uomini, donne e bambini di origine ebraica, polacchi, rom, sinti, prigionieri di guerra sovietici, testimoni di Geova e altri che si opponevano al regime nazista. Ricordare è un atto di consapevolezza necessario e doloroso che collega passato e futuro, ed è qualcosa che dobbiamo continuare a coltivare per garantire che eventi così orribili non accadano mai più.

Molte persone oggi si chiedono a cosa serva la memoria. Personalmente, ritengo che questo sia di inestimabile valore ed essenziale per la salvaguardia della nostra democrazia. Lunedì, é giusto ricordare insieme gli orrori del passato ed esprimere gratitudine alle nostre scuole per averci fornito la storia, i libri e inoltre omaggiare i pochi sopravvissuti rimasti i quali ci aiutano a ricordare ciò che è accaduto.

Nel Giorno della Memoria, vorrei condividere con voi alcuni pensieri lasciati da Primo Levi. “La responsabilità di non trascurare. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ripetersi, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre”. Non dobbiamo mai più permettere che un simile orrore accada. Esorto inoltre l’amministrazione comunale a riaprire il cinema in disuso e a proiettare gratuitamente qualche film sull’Olocausto, come ad esempio: “Il diario di Anna Frank”, “La vita è bella” o “Il bambino con il pigiama a righ”. Vi esorto a fare ogni sforzo per rendere questo possibile.

Cerchiamo di utilizzare questo tema non solo per ricordare momenti difficili, ma anche per lanciare un messaggio alla città, per aiutare a riscoprire, almeno per una sera, il senso di appartenenza a questa comunità. In effetti, la nostra amata città sembra oggi tutt’altro che unita.

Pellicorio Francesco