Diseguaglianza
È uscito in questi giorni l’ultimo rapporto OXFAM Italia dal titolo “Diseguaglianza: povertà ingiusta e ricchezza illimitata”, una buona finestra per guardare dentro le contraddizioni del nostro mondo (https://www.oxfamitalia.org/disuguaglianza-poverta-ingiusta-e-ricchezza-immeritata/). Dal rapporto emerge, ma non è cosa nuova, che viviamo in un mondo segnato da profonde contraddizioni che generano enorme disorientamento.
I conflitti cruenti e le pericolose derive internazionale centrati sulla supremazia dei forti, si oppongono al diritto e alla tutela dei piùdeboli. Al tema sociale si aggiungono e si intrecciano gli effetti devastanti del cambiamento climatico, negato dai nuovi e vecchi sovranisti, e i ritardi politici nella transizione ecologica.
A livello economico è in aumento la precarietà e le disuguaglianze che disegnano un sistema incapace di garantire benessere per tutti, favorendo sempre di più i più ricchi. Un sistema che finisce per giustificare le disuguaglianze. Come si legge nel rapporto OXFAM le disuguaglianze non sono inevitabili, sono piuttosto il frutto di scelte politiche che hanno causato uno squilibrio nella distribuzione di risorse e opportunità. Cambiare rotta è urgentepoiché questa strategia rischia di perpetuare un sistema che avvantaggia i privilegiati, ostacolando la costruzione di una società più equa.
In Italia il 10% più ricco detiene quasi il 60% della ricchezza nazionale, mentre la metà più povera possiede solo il 7,4%. La disparità è aumentata negli ultimi anni, con i super-ricchi che possiedono oltre otto volte la ricchezza della metà più povera. Le disuguaglianze ostacolano la mobilità sociale e creano una cittadinanza differenziata e diseguale. Chi vive nelle periferie, fisiche ed esistenziali, è particolarmente vulnerabile, non solo economicamente, ma anche culturalmente.
La crescente marginalizzazione porta a frustrazione e rabbia, alimentando il distacco dalle istituzioni e la diffusione del populismo, con il rifiuto del voto o l’adesione a politiche che sfruttano le divisioni per raccogliere consenso. La società è sempre più divisa, e l’unica via per un futuro migliore è un impegno politico, soprattutto tra i giovani, che rimetta al centro il tema dell’uguaglianza.
Solo un cambiamento radicale delle politiche economiche e sociali, finalizzato a ridurre le disuguaglianze e promuovere la giustizia sociale, garantirà un futuro più equo per tutti. Intanto un documento ufficiale del ministro dell’Istruzione Valditara fornisce nuove indicazioni nazionali per i percorsi formativi di elementari e medie.
Le proposte elaborate da una Commissione appositamente istituita si concentrano sulle materie umanistiche. Tra le principali novità il latino alle medie, più storia d’Italia e dell’Occidente, e più geografia, musica e arte, lettura dei classici e della Bibbia e ritorno della memorizzazione delle poesie.
Queste nuove indicazioni ministeriali serviranno a diminuire le diseguaglianze di questo paese? Non posso entrare nel merito, per ora sono solo indicazioni, ma sinceramente ne dubito.
Assunta Viteritti