Una città priva sia di servizi che di visione
Finora ho scelto di restare in silenzio. Il mio silenzio deriva dalla riluttanza a gridare, a fare dichiarazioni o ad accusare e diffamare senza una giusta causa.
Mi sono astenuto dal parlare perché, a mio avviso, la direzione politica è stabilita dalla maggioranza democraticamente eletta della città. In primo luogo, non mi sono candidato per nessuna fazione politica locale, quindi le mie parole non sono motivate da ideologia o presunzione; piuttosto, sto condividendo le mie opinioni come libero cittadino.
Mi dispiace vedere che invertire questa tendenza negativa nella mia città non sembra più fattibile, motivo per cui il mio silenzio oggi non è sufficiente. Non posso abbandonare i miei principi liberali, poiché mi sembra antidemocratico mettere a tacere, ridicolizzare o attaccare chiunque sui social media offra un’opinione che diverge da quella dell’attuale amministrazione.
Negli ultimi mesi, sono stato accusato di aver criticato spesso l’amministrazione di questa città. Dal mio modesto punto di vista, non mi considero un Masaniello, né un seguace sottomesso degli ordini del padrone. Le mie critiche hanno sempre mirato a invertire la traiettoria avversa di questa città, puntando sempre al miglioramento piuttosto che alla distruzione, poiché la mia esperienza di questa città si estende oltre i social media alla mia vita personale.
I problemi in questione per cui oggi mi arrabbio, sono sia seri che ricorrenti, quindi iniziamo a delinearli: il primo disservizio riguarda il settore idrico, sebbene riconosca l’età dell’infrastruttura, non è chiaro perché ogni due o tre settimane esca un comunicato stampa che dettaglia i vari motivi delle interruzioni del servizio, soprattutto perché siamo una città di montagna ricca di acqua. Vorrei chiedere: cosa si sta facendo per migliorare questa situazione?
Passando al settore stradale, continuiamo a riscontrare la stessa negligenza, evidente sia nel centro della città che nelle numerose frazioni che ora sono crivellate di crateri. É chiaro anche qui che stiamo parlando di 843 km di strade e 160 tra frazioni e località che rendono il tutto molto complesso, però allo stesso tempo le vie principali di collegamento almeno vogliamo cercare di aggiustarle?
Parliamo anche dei numerosi aumenti tariffari, che possono spesso sembrare contraddittori in quanto riguardano settori essenziali che attualmente non riescono a fornire servizi completi. Ciò include, ad esempio, l’aumento della Tari, le tariffe delle mense scolastiche e i costi associati ai servizi idrici. Mi asterrò dall’elaborare ulteriori critiche, poiché questa situazione riflette chiaramente una cattiva gestione amministrativa.
Sebbene sia vero che progetti un tempo considerati irraggiungibili sono stati finalmente completati, la città rimane in uno stato critico di stagnazione. Per il bene della comunità, dobbiamo presentare un’alternativa genuina; è fondamentale proteggere il quadro socioeconomico di una città in declino, offrendo una visione credibile.
Pellicorio Francesco