Natalini il titano
In competizione con Chronos
Uno dei pregi di questa testata giornalistica è quello di ospitare, tra l’altro, ben due rubriche tematiche dedicate alla fotografia amatoriale, una pratica in continua diffusione specie in seguito al perfezionamento di cellulari e smartphone, attraverso cui ognuno si può cimentare nello “scatto” per immortalare persone, momenti, immagini e fare selfie. L’eccesso di popolarità ha fatto perdere un po’ di romanticismo al gesto in sé, di sicuro però l’interazione comunicativa di massa, nel bene e nel male, ne ha tratto un notevolmente giovamento.
Lo scatto professionale, invece, rimane una forma d’arte nobile che riscuote progressivamente successo nel campo del cinema, dell’astronomia, della medicina ma anche del costume inteso come termometro della variazione di mode, usi, tempi e comportamenti. Una forma li linguaggio non verbale per eccellenza, quello della fotografia, che accompagna stati d’animo, eventi, informazioni e notizie.
Di recente nel nostro comprensorio a fare notizia e suscitare sorpresa nel campo della fotografia professionale, è stata la voce dell’imminente cessazione dell’attività dello studio “Arte grafica Natalini” (per tutti “Natalini fotoflash”), per raggiunti limiti d’età dei titolari. Non è esagerato dire che una fetta considerevole della comunità, e non solo di fruitori dei suoi servizi fotografici, è stata toccata da forte spinta emotiva mista a tenerezza e disappunto.
Anche da parte dei giovanissimi che sono entrati nello studio solo per fare delle fototessere per documenti attestanti la loro identità e riconoscimento – momenti per niente banali se si riflette bene – magari inconsapevoli del fatto che erano stati ritratti da Antonio nel giorno del loro battesimo o della prima comunione. Otre alla vaga memoria di una serie di flash, nel loro spirito sarà rimasta impressa l’affabile cordialità e la gentilezza dei modi di Natalini, la medesima impressione che anni prima era rimasta indelebile nella mente di genitori, nonni e parenti di quei medesimi ragazzi.
E sì! Perché il primato di promesse, matrimoni, feste dei diciotto anni sul territorio acrese e nei paesi limitrofi spetta a questo laboratorio, come pure le corrispettive nozze d’argento, d’oro, di platino, che col passare degli anni hanno prodotto un numero smisurato di scatti tradotti in album voluminosi come tomi, che plasmano un’ipotetica biblioteca della memoria e del tempo passato. In tutto questo lavorio, costante presenza al fianco di Antonio è stata la sua gentile consorte Ileana Gambula. Un’intelligente donna sarda fiera e sagace, che con le sue riprese video ad alta definizione, in ogni senso, ha reso ancora più cari e indimenticabili quelle manifestazioni di gioia e di euforia.
La stima professionale per le continue innovazioni tecnico-artistiche introdotte da questa coppia, il loro stare di continuo al passo coi tempi si sono sempre accompagnati ad una statura etico-comportamentale che ha permesso loro di introdurre originali approcci dinamici lavorativi: come quello di fotografare gli sposi fuori dal ristorante, tra una portata e l’altra (in piena natura o nel centro storico); oppure iniziare il servizio ancor prima di giungere sull’altare, facendo posare gli sposi separatamente nelle proprie case di nascita – prima i “paparazzi” aspettavano rigidamente il loro arrivo d’avanti alla chiesa.
In altre parole, entrare nell’intimità delle camere da letto della promessa sposa è stata una rottura di schemi mentali e di pregiudizi senza precedenti, e tutto questo solo grazie alla discrezione, la delicatezza, il garbo che ha sempre caratterizzato i Natalini-Gambula come persone cortesi, prima che come professionisti di valore.
Ritrarre sorrisi, sguardi, brindisi, fermare strette di mano, baci, inanellamenti di fedi, significa anche penetrare attraverso l’obiettivo al di là delle apparenze nella profondità dei soggetti, fra i loro stati d’animo, le emozioni e la responsabile apprensione per la futura convivenza. E se pure qualche unione non ha retto alle insidie della vita, alle trasformazioni dei caratteri, al canto delle sirene o al richiamo dei tritoni, slegandosi prima del tempo…pazienza! È così che procede la storia del mondo dalla sua origine e per l’eternità.
Ma verrà un tempo migliore in cui tutte le separazioni saranno consensuali, propizie, senza strappi, certamente meno dannose delle unioni trascinate a stento, per cui risulteranno anch’esse motivo di festa e di diletto ben augurante. In futuro, perciò, anche i divorzi richiederanno le magie di un fotografo impareggiabile, ed anche allora Tonino sarà pronto, solerte e disponibile a rimodulare con perseveranza la sua arte sforzandosi di addomesticare il tempo che passa.
In definitiva, dunque, questo duo di professionisti continuerà a sfidare Chronos come ha fatto per più di un quarantennio, in cui per ogni scatto è stato catturato un istante, un attimo, un momento, un frammento di vita da sottrarre alle fauci dell’oblio. Magari non riusciranno ad imbrigliarlo questo potente titano, troppo veloce, scaltro, sfuggente, tuttavia si trastulleranno in un continuo gioco tra scatti ed istanti restando al limite tra un “prima” ed un “dopo”, in perfetto equilibrio fra il passare ed il durare quale massima rappresentazione del divenire temporale.
Perché come diceva Marco Aurelio: “nessuno perde una vita diversa da quella che in quell’istante egli ha; né altra vita vive se non quella che in quell’istante egli perde”!
Raffaele Cirino