Chiarimenti in merito alla Tari: ecco cosa c’è da sapere
L’aumento della TARI per il 2025 registra un aumento della tariffa, rispetto al 2024, così come sta avvenendo in tutti i comuni italiani, già dall’anno scorso. Basta navigare su internet per averne riscontro.
Partendo per l’appunto dal quadro generale che non riguarda solo il nostro comune, negli ultimi tre anni i costi c’erano, ma non sono stati percepiti. Infatti, l’attuale gestore aveva già richiesto la revisione del canone d’appalto per gli anni 2021 e 2022, con aumento del 10%.
Le cause principali di tali aumenti sono l’inflazione, i prezzi dell’energia e le conseguenze dirette e indirette della situazione internazionale, come le guerre in atto. Un aumento su cui il Comune non può farci nulla, ma solo subirne le conseguenze, come ciascuno di noicittadino.
Come è noto, l’incasso della Tassa sui Rifiuti è destinata a coprire le spese necessarie per la raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti. Il principio fondamentale per l’applicazione della TARI, secondo l’art. 1 c. 652 L. n. 147/2013, è quello in base al quale “chi inquina paga”. I Comuni possono determinare la propria tariffa commisurando la tassa al costo del servizio e alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie.
Quindi, fondamentale èdifferenziare, riciclare e non abbandonare rifiuti.L’incremento dei prezzi si sono registrati in ogni segmento di mercato, in particolare il costo del carburante, quello delle discariche e della mano d’opera in genere.
Nella predisposizione della nuova gara d’appalto per l’individuazione di un nuovo operatore, i responsabili e gli uffici preposti hanno lavorato con attenzione e meticolosità, soprattutto per migliorare ancora di più un servizio di notevole importanza. L
Il servizio implica in base alla vastità e complessità del territorio un determinato personale, che ha comportato un aumento dei costi anche in base all’andamento del mercato lavoro; la necessità di maggior numero di bonifiche; l’esigenza di fornire il territorio di servizi richiesti dai cittadini e indispensabili per l’igiene urbana, come cestini urbani con differenziata, cestini per defecazioni, per sigarette, apertura periodica dell’isola ecologica; non di poco conto l’aumento dei costi automezzi e personaleper spazzamento strade.
Non potendo incidere sui costi fissi, determinati come anzidetto dall’inflazione, prezzi energia e conseguenze del contesto internazionale, si può comunque incidere su quelli variabili, ossia sullo smaltimento dei rifiuti. Più secco residuo, cioè l’indifferenziato comunemente detto si produce, più il costo dello smaltimento aumenta.
Da precisare che già dal secondo semestre 2023 i costi di smaltimento sono aumentati di circa il 20% e la gestione dello smaltimento rifiuti viene gestito dalla nuova Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ARRICAL).L’unica variabile di costo su cui si può incidere è la produzione di rifiuto secco residuo. Se la si riduce, diminuiscono i costi e di conseguenza le tariffe.
Più volte, come anche nell’ultimo Consiglio Comunale, è stato sottolineato come è importante differenziare, seguire con attenzione le regole della differenziata; è stato posta l’attenzione sull’uso puntuale e corretto dei cassonetti degli indumenti, sull’esposizione di utenze domestiche e non, sulle campagne di sensibilizzazione e informazione che stiamo attuando al fine di sostenere la politica ambientale delle tre R, fondamentale per l’ambiente e per il contenimento dei costi. L’abbandono indiscriminato dei rifiuti è un fenomeno contro il quale stiamo attuando diverse strategie.
Bonificare il territorio ha dei costi elevati e incide sulle tariffe. La percentuale di differenziata è molto sensibile a questi fenomeni, nonostante il nostro comune continui a essere un comune virtuoso, ma bisogna contrastare insieme gli abbandoni,differenziare meglio e riciclare di più.
Quello che possiamo dunque garantire ai nostri cittadini, a fronte di questo aumento, che l’avvio del nuovo servizio avrà nuovi aspetti di miglioramento edefficientamento, che gli aumenti non sono frutto di una volontà politica, ma determinati da vari e specifici fattori.
Tanto dovuto alla cittadinanza per chiarimenti.
Assessore all’Ambiente
Anna Cecilia Miele