Poesia come stupore

Con grande tempismo, l’instancabile Editore Aletti presenta la sua Enciclopedia dei Poeti Contemporanei 2025 – Vol. 1 – Prima Edizione: Gennaio 2025, GlobalPrint S.r.L., Gorgonzola (MI), pp. 374, in cui ha radunato una schiera davvero grande di poetesse e poeti, ben 118 se non abbiamo contato male, provenienti da ogni parte del nostro Belpaese e anche dall’Estero.
In una nota introduttiva Giuseppe Aletti presenta le circostanze della pubblicazione: “Dietro la realizzazione di un’opera come l’Enciclopedia dei Poeti Contemporanei, si nasconde sempre una sfida: tracciare un ritratto del panorama poetico contemporaneo, attraverso la conoscenza compendiata di nuove voci. Alla presenza delle poesie, si unisce infatti una nota biografica per ogni autore ivi presente e, per coloro che lo desiderano, anche una fotografia”.
E, in conclusione della sua introduzione, Aletti riporta una significativa intuizione della scrittrice ungherese Ágota Kristóf che sintetizza bene l’incessante produzione letteraria che trova spazio in antologie come questa: “E’ mia convinzione che ogni essere umano sia nato per scrivere […], colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia”.
Tra coloro che lasceranno traccia del loro passaggio sulla terra c’è certamente Anna Maria Elisabetta Algieri, la feconda poetessa di Acri, che è presente in questa silloge con alcune sue poesie e un primo piano che fotografa il suo sguardo lungimirante e trasognato.
Dalla sua ormai vasta produzione l’Algieri ha selezionato, destinandoli a questa antologia, cinque poesie: Sei, Ave Maria, Fede e luce, Tempo e Desiderio d’amore che hanno come denominatore comune la fede e l’amore, invocato dalla poetessa, in tante sue composizioni, in modo inequivocabile.
Da queste cinque poesie cogliamo alcuni versi che rivelano, in emozione di sintesi, il sentire più profondo della poetessa di Acri: “Il dolore / a volte si cela / negli angoli più profondi / del cuore” (Sei); “E’ la luce dell’amore / che dà la perfetta letizia” (Fede e luce); “Santa Maria, ascolta / la mia preghiera, / insegnami ad essere / umile e paziente” (Ave Maria); “Non respingere il tuo tempo, / vivilo e non chiedergli mai di fermarsi” (Tempo); “Amami così come sono, / come una bimba in cerca di carezze…” (Desiderio d’amore).
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Mentre vogliamo esprimere all’Editore le nostre felicitazioni per la costante attenzione nel raccogliere, a beneficio di tutti, le diverse voci poetiche che abitano le nostre realtà a volte aride, ringraziamo Anna Elisabetta Algieri per il suo costante, oseremmo dire ostinato, impegno a condividere i suoi versi ricchi di umanità e speranza.
Non ci resta infine che ripetere, a tutti i poeti presenti in questa ricca silloge, in primis ad Anna Maria Elisabetta Algieri, la conclusione di una Lettera ai poeti di papa Francesco: “Cari poeti, grazie per il vostro servizio. Continuate a sognare, a inquietarvi, a immaginare parole e visioni che ci aiutino a leggere il mistero della vita umana e orientino le nostre società verso la bellezza e la fraternità universale. Aiutateci ad aprire la nostra immaginazione perché essa superi gli angusti confini dell’io, e si apra alla realtà tutta intera, nella pluralità delle sue sfaccettature: così sarà disponibile ad aprirsi anche al mistero santo di Dio. Andate avanti, senza stancarvi, con creatività e coraggio!”.
Autorevole incoraggiamento per continuare a dare voce a quanto il cuore “ditta dentro”, come suggeriva il sommo poeta Dante Alighieri nel suo Purgatorio (XXIV, 54).

fra Giovanni Spagnolo

Fonte: Enciclopedia dei poeti contemporanei

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