Successo pieno per la quindicesima edizione del Premio Padula

Ennesimo successo per il Premio Nazionale Vincenzo Padula. Il quindicesimo.

Il presidente Giuseppe Cristofaro e i suoi collaboratori possono legittimamente esprimere soddisfazione per questa festa che celebra un anno di incontri, racconti, visioni e narrazioni di Sud, come recita il titolo di questa edizione.

È stata uno un Premio ricco di spunti, che ha toccato diversi campi, tutti con il comune denominatore dello sguardo puntato al futuro. È stata un’edizione di grandi nomi e piccole realtà, ognuna delle quali ha fatto dello spazio dedicatogli un piccolo universo di storie.

La serata conclusiva, che si è tenuta sabato, condotta dalla giornalista Rai Maria Gabriella Capparelli, ha visto come ogni anno la giuria tecnica, presente sul palco nelle figure di Santino Salerno, Raffaele Nigro, Giovanna Taviani e Carlo Fanelli, premiare i vincitori con le sculture del maestro Silvio Vigliaturo offerte dal Museo Maca.

Introdotti dalla lettura di stralci delle proprie opere, interpretati dall’attrice Laura Marchianò, accompagnata al pianoforte dal maestro Moreno Montalto, i protagonisti della XV edizione si sono avvicendati sul palco raccontando qualcosa del loro lavoro. Riflessioni sul territorio e sui movimenti migratori, sulle contraddizioni che apre la definizione di intelligenza artificiale e molto altro.

Questi i premiati: Marta Aidala, per “La strangera”, nella Sezione Narrativa; Paolo Rumiz con “Verranno di notte”, per la Saggistica; Marcello Sorgi, per “San Berlinguer”, per la Sezione Giornalismo; Mons. Vincenzo Paglia, con “L’algoritmo della vita. Etica e intelligenza artificiale”, Piemme, per i “Testimoni del tempo”; Matteo Garrone, per la Sezione “Vincenzo Talarico”.

Per “Persone in Calabria”, hanno ricevuto i premi Giulia Zanfino, Francesco Costabile, Gerardo Sacco, Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice.

Ad aprire la serata i saluti del sindaco di Acri e del presidente della Fondazione Padula. A seguire la premiazione del ragazzi vincitori delle Borse di studio finanziate dalla Fondazione Padula e dal Rotary Club di Acri. Poi tra gli aneddoti personali di un Marcello Sorgi che ricorda lo stesso cielo dei funerali di Berlinguer e di Papa Giovanni II e lo stupore di Matteo Garrone destato dall’interesse e dalla perspicacia dei giovani incontrati ad Acri nella mattinata.

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