Lonato, malore nel sonno: muore operaio di 39 anni di Acri nel cantiere Tav

È morto nel sonno a più di mille chilometri da casa, dopo aver passato una serata con gli amici e la compagna, venuta apposta dalla Calabria per stare un po’ con lui, che ormai da mesi era sul Garda per lavorare al grande cantiere Tav di Campagna di Lonato: stroncato probabilmente da un infarto, è stato trovato senza vita ieri mattina nella casa mobile che lo ospitava durante la sua lunga trasferta di lavoro.

La vittima, Giuliano Gencarelli, è un operaio calabrese di 39 anni: classe 1985, ne avrebbe compiuti 40 tra meno di due mesi. Era dipendente di un’azienda esterna, in subappalto nel cantiere dove ha preso forma la super-galleria (un “sistema” da quasi 8 km) che collegherà la nuova ferrovia tra Lonato e Desenzano, tra le località Campagna e Serraglio.

Un’opera da 206 milioni di euro, la più costosa e complessa dell’intera tratta, affidata alla Seli Overseas nell’ambito del primo lotto funzionale della linea AV/AC Brescia Est-Verona, progetto da 48 km e un costo complessivo di quasi 3 miliardi; il general contractor è Cepav due, il Consorzio Eni per l’alta velocità. L’allarme lanciato dai colleghi

L’allarme al 112 è stato lanciato ieri mattina 1 dicembre dai colleghi, preoccupati perché non avevano ancora visto il 39enne, che nemmeno rispondeva al telefono: la centrale operativa ha allora inviato sul posto (in codice rosso) l’automedica di Desenzano e un’ambulanza dei volontari di Soccorso Pubblico, da Calcinato, ma medici e sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, confermato poco prima delle 13.

I rilievi sono stati affidati ai carabinieri di Lonato e Desenzano: i primi accertamenti hanno escluso il coinvolgimento di terzi e convalidato l’ipotesi di morte per cause naturali, tanto che già prima di sera la magistratura aveva dato il nullaosta alla sepoltura (e la salma è già a disposizione dei familiari).Aveva passato una serata insieme ad amici e colleghi

Come detto il 39enne aveva passato una serata spensierata insieme ad amici e colleghi: tutti insieme erano andati a cena in un locale della zona, con lui c’era anche la compagna, che l’aveva raggiunto dalla Calabria per il weekend. Rientrato all’hub di Campagna, sabato notte è andato a dormire e non si è più svegliato.

Non è la prima volta che le ambulanze varcano la soglia dei cantieri Tav di Lonato: nel luglio di un anno fa un altro operaio, 65 anni e di origini campane, era stato trovato morto nella sua casetta dopo una giornata di lavoro. Ambulanza e carabinieri erano intervenuti anche la scorsa estate, ma per un infortunio sul lavoro: il 26 luglio quattro operai erano rimasti intossicati mentre operavano in galleria. Nel 2022, durante lo scavo della prima «canna», altri quattro lavoratori erano rimasti feriti in modo lieve a seguito dello sprofondamento del terreno.

Fonte: Bresciaoggi

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