Il sindaco si ravveda sull’impianto minieolico di Serra Capra

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La cittadinanza del comune di Acri è vigile. Appena giunge la notizia di una grande gru che attraversa le strade del proprio Comune si autoconvoca e presidia strade e sentieri che portano in montagna.

Vigilanza continua che ha portato circa cinquanta persone a presidiare il sito dove è prevista l’installazione di un singolo aerogeneratore di 995 mw alta circa 117 metri in totale. L’originario progetto di mini eolico, si fa per dire, su Serra Capra che prevedeva la possibile installazione di tanti altri aereogeneratori si spera venga scongiurato grazie all’azione di alcuni residenti ed imprenditori del comparto agricolo, turistico e caseario che attraverso azioni legali si sono opposti a questo inaudito e scellerato progetto devastante uno dei territori più belli e produttivi dell’ intera regione.

Le responsabilità di questo scempio sono da riferire a una amministrazione locale che è stata poco lungimirante e sorda alle esigenze di coloro che questa terra la vivono quotidianamente e da essa traggono reddito per decine e decine di famiglie. Ieri l’altro il sindaco Pino Capalbo, forse folgorato sulla via di Acri, sottoscrive l’appello promosso dai sindaci di Petrizzi e Sant’Agata del Bianco, firmato da oltre cinquanta sindaci calabresi, sardi e lombardi, ravvedendosi facilmente sulle decisioni prese da altri, vedi impianto di Serra Crista cassato dalla Soprintendenza e dalla stessa Regione Calabria, ma diventa resistente su Serra Capra.

Il sindaco Capalbo ha pochi giorni per ravvedersi anche su Serra Capra, perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

Presidio Acri Italia Nostra – Comitato Napa Popolo Unito – Coordinamento Regionale Controvento – Liberi Cittadini Acresi

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