Che vento tira?

Ragioniamo insieme su quanto sta accadendo, per l’ennesima volta, tra dubbi e cortine di fumo, sul nostro Territorio. 

Partiamo da una premessa oggettiva.

Qualsiasi amministrazione deve garantire e tutelare il bene della propria Comunità. Deve, ineluttabilmente, mettersi al servizio di TUTTI per migliorare la vita dei suoi amministrati. 

Ad oggi, sulla questione eolico, mi ritrovo parecchio confuso, oserei dire, anzi, che mi confonde la volontà di chi gestisce la cosa pubblica. 

Nella notte a cavallo tra il 24 ed il 25 settembre 2024, giungono sul territorio di Acri, località “Serra la Capra”, dei veicoli di trasporto eccezionale. 

Poco passa dal comprendere che si tratta di parti per l’aerogeneratore di un mini-parco eolico, a detta di questa amministrazione, realizzato su richiesta di un privato, che avendo avviato la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS) ha permesso l’inizio del suddetto intervento. 

Il dubbio nasce quasi spontaneo ascoltando l’ultimo comunicato del Sindaco e dopo aver letto gli interventi delle varie forze politiche territoriali.

Come mai nei 30 giorni dalla suddetta presentazione della richiesta del privato questa amministrazione non ha mosso alcuna osservazione per bloccare l’intervento, dato che esplicitamente e pubblicamente si pone a sfavore di interventi di questo genere, che, nello specifico, non riguardino la località “Crista”? 

Il Comune quindi HA avuto il modo di opporsi e allora perchè non si è adoperato nell’immediato?

Altro dubbio che voglio descrivere come PREPOTENTE è il perché valutare in maniera diversa due situazioni che hanno una radice identica? “Serra la Capra” e “Crista” sono due patrimoni naturali che vanno salvaguardati in egual misura.

Oltre all’aspetto sensibile, parliamo dell’aspetto pratico di tutta questa vicenda. 

Quale sarebbe il reale vantaggio che la comunità acrese riceverebbe da qualsivoglia impianto eolico?

Beh, ve lo dico senza troppi giri di parole e senza troppa propaganda politica: NESSUNO!

Sono impianti destinati a produrre energia che viene immessa nella rete nazionale ed a vantaggio di tutta la popolazione italiana.

Diversamente, e qualora si volesse davvero avvantaggiare la comunità locale, sarebbe necessario attivarsi per avviare le comunità energetiche.

Il punto di domanda è allora fondamentale.

Non sarebbe meglio investire sul nostro paesaggio ed ambiente, invece che radere al suolo, disboscare intere aree che sono un tesoro per noi e per i nostri figli?

Ci sono cose fondamentali su cui un buon amministratore dovrebbe investire per assicurare sviluppo e benessere: Ambiente, Paesaggio e Territorio. 

Prestiamo seria attenzione alle azioni che si compiono perché queste potrebbero ipotecare in maniera definitiva e negativa il futuro di Acri.

Joseph F.G. Veneziano

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