Dal centro alle periferie disservizi non risolti

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La stagione estiva è ormai alla fine, tante ancora le criticità che non sono state risolte dall’amministrazione comunale.

Innanzitutto, nonostante petizioni, interrogazioni, solleciti, appelli fatti dal sottoscritto in qualità di consigliere comunale di Acri nei vari consigli, tutto è caduto nel vuoto nella totale indifferenza di chi oggi governa la città di Acri.

Criticità che incidono negativamente nella vita quotidiana dei cittadini, che vivono nelle località interessate.

A Vallone Cupo si attendono con ansia i lavori per la demolizione e la ricostruzione del ponte, che collega Vallone Cupo a Pagania.

Criticità che ad oggi sta creando enormi disagi e difficoltà ai residenti del luogo.
Sul rervizio Idrico sono stati mesi non facili, durante i quali i cittadini acresi hanno patito nuovamente, come ormai avviene ogni anno nel periodo estivo, disagi insopportabili nell’erogazione dell’acqua potabile comunale.

Le continue rotture, dovute a condotte e tubature ormai fatiscenti, hanno costretto l’amministrazione comunale ad emanare avvisi, ordinanze per chiusure e aperture su diversi serbatoi, oltre al divieto di utilizzare l’acqua per scopi alimentari.
È ovvio che tutto ciò non è più sostenibile e, soprattutto, non è più sopportabile per una città come Acri.

Bisogna fare di più e mettere in campo azioni e proggetti finalizzati al miglioramento della rete idrica sul territorio per limitare i continui disagi, che ormai investono l’intero territorio Acrese.

Una viabilità compromessa, con strade inadeguate, che mettono a rischio, per via delle numerose buche presenti, i tanti cittadini che la transitano, sui collegamenti importanti e non solo su quelli secondari.

A Là Mucone, a parte il tappabuche eseguito sulle tratte Cuta – Policaretto – Vallone u midu e Scuva, si attendono interventi si (spera) risolutivi sull’altro versante: Croce di Baffi – Serricella San Martino – Ferrante – Pastamolla – Piano D’arnice.

Situazione critica anche nelle tratte secondarie di Fravitti, Cerasello e Pozzo piezometrico.

Nessun intervento eseguito, nonostante le tante sollecitazioni, sul tratto di Cotura Molinari che collega a San Giacomo; in località San Lorenzo, invece non sono state rimosse nemmeno le erbacce.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, di sicuro le luci a led hanno portato un risparmio per l’ente comunale, ma illuminano molto meno rispetto al passato e tante sono le lamentele dei cittadini, sia del centro che delle periferie.

A Là Mucone, nelle località di Canaletta, San Martino, Piano D’arnice e Policaretto si continua con strade al buio e prive di illuminazione pubblica, malgrado la loro importanza in fatto di transitabilita’ veicolare.

Si continua ad ignorare le richieste del sottoscritto e soprattutto quelle dei cittadini che attendono, ormai senza speranza, la soluzione di questi disservizi.

Da rappresentante nelle istituzioni, penso che non si possano procrastinare ancora oltre gli interventi sopracitati, necessari per garantire servizi utili e un territorio migliore ai cittadini acresi.

E’ vero, aspettiamo con ansia il futuro consigliere regionale ad Acri, ma l’azione amministrativa del Comune dovrebbe concentrarsi, qui ed ora, sulle urgenti problematiche del territorio acrese!

Emilio Turano, consigliere comunale di Acri

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