Primati

È uscita il 24 luglio la nuova Classifica Censis delle Università italiane. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei riguardo a: strutture, servizi, borse di studio, internazionalizzazione, comunicazione e servizi digitali, occupabilità. A livello territoriale la situazione è eterogenea anche se registrano un aumento degli iscritti gli atenei del Sud e isole. Aumentano le donne nelle discipline scientifiche (anche al sud). Anche nell’area informatica e tecnologie gli uomini non diminuiscono, ma le donne crescono in misura decisamente maggiore. Per i mega atenei statali (con oltre 40.000 iscritti) le prime tre posizioni sono occupate anche quest’anno dall’Università di Padova, seguita dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma. Per i grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) ci sono ottime novità che riguardano il sud e la Calabria in particolare. L’ottima notizia è che l’università della Calabria si colloca al vertice delle classifiche delle università italiane. Anche per i piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) si posizionano bene l’università di Catanzaro e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Tra i politecnici al terzo posto si trova il Politecnico di Bari. Per quanto riguarda l’università di Arcavacata il suo primato è un’ottima notizia, qualità della ricerca e della didattica sono ormai riconosciuta tra le prime in Italia.

In questi mesi ci sono anche altri primati che riguardano la Calabria, che sempre più spesso (per fortuna) è oggetto di campagne di promozione per fare della regione un luogo da scegliere. Un segnale in questa direzione è la rinascita del territorio attraverso la cultura. La bella notizia riguarda Taurianova, un comune italiano di 14 774 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. È il quinto comune della città metropolitana per numero di abitanti e nel 2024 è stata eletta Capitale italiana del Libro. Il logo di Taurianova Capitale Italiana del libro 2024 è l’antica simbologia della Fenice, posto all’interno dello stendardo del comune di Taurianova.

La fenice, ad ali spiegate, è rappresentata nell’atto in cui rinasce, risorgendo dalle proprie ceneri, nel momento in cui spicca il volo. La città è impegnata in centinaia di eventi culturali, più di 80 incontri con partecipanti da tutta Italia, più di 80 gli artisti coinvolti e si prevede la partecipazione di più di 2 milioni di visitatori. Il 6 febbraio 2024 scorso la giuria del Ministero della Cultura all’unanimità ha nominato la cittadina Capitale del Libro 2024.

Nel sottolineare le motivazioni del premio si legge “Il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante. È stato scelto il progetto presentato dal Comune della Piana di Gioia Tauro, anche in ragione del contesto storico e geografico, l’occasione per generare un esempio di pedagogia di riscatto culturale, civile e sociale. La scelta è stata fatta in particolare sulla base dell’impatto sociale della proposta progettuale relativa a un territorio che ha una straordinaria necessità di sostegno dal punto di vista culturale. La decisione è stata presa in coerenza con quello che l’Unesco definisce il valore intrinseco del settore culturale e creativo in termini di coesione sociale, capacità di generare risorse educative, benessere personale e crescita economica“. Due buoni primati per la Calabria che di solito si distingue per primi posti meno pregevoli.

Assunta Viteritti

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