Sinistra Italiana e la mistificazione della realtà

Bata - Via Roma - Acri

Avete letto l’ultimo articolo di Sinistra Italiana? Vi invitiamo a leggerlo perché così potrete rendervi conto di come si può trasformare la realtà in un racconto tragico, degno di un film di fantascienza.

La descrizione fatta da Sinistra Italiana della nostra città, Acri, sfiora le immagini che ci arrivano dalla martoriata Palestina, della striscia di Gaza. Sinistra Italiana conta un solo consigliere eletto su 150 Comuni della Provincia di Cosenza, questo consigliere lo ha eletto Acri, probabilmente l’eccessiva solitudine di questo unico e raro rappresentante politico di Sinistra lo ha spinto a cercare collaborazione con le destre rappresentate nella minoranza consiliare.

Sinistra Italiana non è tenera con nessuno, nessuno a sinistra, però tanti i comunicati contro la coalizione di centro-sinistra che è maggioranza consiliare. Ci chiediamo seriamente in quale città vivano se sono stati informati o essi stessi abbiano partecipato a qualche iniziativa politica, sociale, ludico-ricreativa delle tante messe in campo in questi due anni dal voto.

Sicuramente mai in nessuna manifestazione abbiamo visto il consigliere Cofone. Il suddetto unico rappresentante politico nella Provincia di Cosenza, pur essendo stato co-promotote della protesta a favore dell’ospedale di Acri, riesce a gioire del mancato incontro con il presidente Occhiuto addossando questa responsabilità al sindaco. Un vero menestrello.

Acri come tutto il Sud e la Calabria in particolare vive tempi difficili, tutti noi cittadini ingoiamo l’amaro fiele degli abbandoni, partenze obbligate dalla mancanza di lavoro, famiglie lacerate, chi amministra lo fa con tanto impegno, cercando di programmare interventi atti a migliorare le condizioni di chi vive ed opera in paese, lo fa reperendo fondi, ascoltando i bisogni primari, ma si scontra contro le mancate politiche di sviluppo dei governi regionali e nazionali.

Sinistra Italiana dovrebbe chiedere a loro dove sono i finanziamenti per la captazione di nuove  sorgive, i milioni che mancano per nuovi acquedotti, dove sono i fondi per nuovi invasi per far fronte alla siccità, che fine farà la Sanità già moribonda nelle mani di commissari governativi assenti ed incapaci, dove sono i fondi Pnnr che dovevano cambiare le nostre sorti. Potremmo continuare, ma la realtà è che costoro pur di guardare nella direzione dove risiedono le reali responsabilità politiche guardano verso le foglie di castagno cadute per responsabilità del sindaco.

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