Eretici nella medicina: Ignàk Semmelweis
Il progresso scientifico, e segnatamente quello medico, si è sviluppato grazie ad alcuni “eretici”, che, andando contro il pensiero e le teorie dominanti, hanno segnato, con i loro sacrifici e le loro battaglie, il continuo evolversi dell’arte medica in senso moderno. Il pensiero medico si è sviluppato, in buona sostanza, attraverso continue eresie e scontri con il pensiero dominante, quasi sempre contro il potere politico, spesso contro le dottrine religiose, per la salvaguardia dell’uomo. Chi ha proposto, storicamente, teorie e metodi innovativi, rompendo con la tradizione, è stato duramente attaccato, pagando spesso un prezzo altissimo.
Sammelweis rimane, senza alcun dubbio, il precursore della antisepsi , perché i metodi da lui preconizzati per scongiurare l’infezione puerperale sono ancora e resteranno di attualità. La sua opera è eterna, anche se nella sua epoca venne ignorata. Il medico ungherese partì da una semplice osservazione empirica: A Vienna, allora capitale dell’Impero Austro-Ungarico, esistevano due reparti di ostetricia, uno afferente all’università, frequentato da medici e studenti di medicina, l’altro gestito dalle ostetriche.
Sammelweis notò che la mortalità per febbre puerperale, una temibile infezione post partum, nel reparto gestito dalle ostetriche era infinitamente più basso (di circa il 90%) rispetto a quella della parte universitaria. La differenza tra i due reparti era che le ostetriche non praticavano autopsie, mentre medici e studenti sì.
Da qui la grande intuizione: i medici e gli studenti infettavano le puerpere portando nel reparto i germi provenienti dai cadaveri. Impose, pertanto, il lavaggio delle mani con una soluzione antisettica a base di permanganato di potassio, ottenendo una drastica riduzione della mortalità. Questi risultati, che pubblicò, ben lungi dal favorirlo gli scatenarono le ire della medicina ufficiale.
Fu cacciato da Vienna, ritornò a Pest, dove propose gli stessi metodi, ottenendo gli stessi risultati e venendo pagato con lo stesso trattamento. Complice anche un carattere irruente e intemperante, che sfocerà poi in una vera forma di malattia mentale, morì in povertà in un reparto psichiatrico in seguito a setticemia. Quarant’anni dopo Luis Pasteur ne riabilitò la figura, riconoscendo la validità delle sue teorie. Di lui Ferdinand von Hebra scriverà:
“Quando qualcuno scriverà la storia degli errori umani ne troverà pochi più gravi di quello commesso dalla scienza nei confronti di Semmelweis.” .
Dopo Pasteur chi portò avanti le teorie di Sammelweis, sviluppando il concetto di antisepsi, fu Josef Lister (1827 – 1912) che
- Nel 1867 scoprì l’uso dell’acido fenico, che divenne l’antisettico più usato al mondo per chirurgia
- Propugnò la asepsi con la riorganizzazione delle sale chirurgiche.
Si crearono le basi per la moderna chirurgia, che, unita alla grande scoperta degli antibiotici nel XX secolo, cambierà le sorti della chirurgia e con essa il destino di milioni di pazienti.
La strada, però, come si può capire, è stata sempre non facile e costellata da ostacoli creati da chi o non credeva nel cambiamento o lo vedeva come una minaccia.
Massimo Conocchia