A proposito di pensioni
Il problema delle pensioni ha fatto, fa e farà discutere.
C’è chi ne ha di grame e chi ne ha di eccezionali.
Quest’ultimi privilegiati ne hanno di quelle che, ai tempi nostri, si dicono d’oro e chi, pur avendo lavorato oltre quarant’anni e più, ne ha di grame.
La cosa più indefinibile e inaccettabile, per noi, è il cumulo consentito a pochi privilegiati e negato ai più.
La storia è vecchia, sì perché le pensioni non sono un’invenzione moderna, come qualcuno potrebbe credere, ma si sono avute, sotto denominazioni diverse, nelle varie epoche.
Esse, naturalmente, erano riservate ai privilegiati e non ai poveri cristi!
È la storia di sempre!
Ai tempi nostri la casta dei privilegiati e intoccabili si dice sia poca.
Intanto i miseri, che hanno prodotto ricchezza per il Paese, non hanno questi privilegi!
Noi che abbiamo il pallino d’indagare sui tempi passati abbiamo voluto ricercare su come il problema del cumulo delle pensioni fosse stato affrontato da quei “Maledetti Borbone”!
Abbiamo scritto altra volta di come quei tanto vituperati avessero affrontato il problema pensioni. Omettiamo, perciò, ripetizioni. Precisiamo, però, che c’è da riflettere, anche perché dopo le lezioni pseudo-storiche scolastiche, che conservano la propaganda savoiarda anche in tempo di repubblica, non pochi si meraviglieranno del decreto che pubblichiamo.
La Storia, ripetiamo fino alla noia, non si fa sul libro di testo e sul copia incolla, ma sui documenti.
Quello che abbiamo scovato sul cumulo delle pensioni, per quanto detto, desterà meraviglia.
Lo pubblichiamo senza alcun commento. Speriamo lo facciano gli attenti lettori.
(N.°262) Decreto portante il divieto di cumulare la pensione monastica con trattamenti a carico dello Stato.
Caserta, 23 Gennaio 1816.
FERDINANDO IV PER LA GRAZIA DI DIO RE DELLE DUE Sicilie, ec.
Visto il rapporto del nostro Segretario di Stato Ministro delle finanze;
Abbiamo decretato e decretiamo quanto siegue:
ART. I. I religiosi i quali occupano impieghi di regio conto, e si trovano inscritti al gran libro per la rispettiva pensione monastica, ne saranno cancellati, a cominciare dal 1.º del corrente mese.
2. In conseguenza dell’articolo precedente coloro fra questa classe di pensionisti che han diritto a seguitare a percepire la propria pensione, dichiareranno di non godere di alcun trattamento a carico dello Stato.
3. Il nostro Segretario di Stato Ministro delle finanze è incaricato della esecuzione del presente decreto.
Firmato, FERDINANDO.
Da parte del Re
Il Ministro Segretario di Stato,
Firmato, TOMMASO DI SOMMA.
Qualcuno dirà che il decreto riguardava solo i religiosi, ma dobbiamo precisare che, in ogni tempo, vi sono stati, come dicono i politici in auge, figli e figliastri.
Giuseppe Abbruzzo