Una nuova avventura. Si parte

Bata - Via Roma - Acri

Quando Piero Cirino mi ha proposto di collaborare con il suo Giornale in veste diversa da quella che è di un camice bianco, io non ero convinto, gli ho detto “io sono un medico, non sono uno scrittore, scrivo solo quando ne sento il bisogno, quando c’è una nuvola a cui devo dare forma ma il cielo nell’anima può essere terso per molto tempo”.

Piero ha insistito “per me è ok, scriverai quando ne hai voglia, faceva così anche Aurora Luzzi, anche lei aveva una sua rubrica e tu sei nella sua traccia narrativa”, mi ha convinto così, nel suo ricordo e nella promessa di tenerlo vivo.

Non ho mai conosciuto Aurora di persona ma ho sempre percepito l’ammirazione che la gente di Acri, e non solo di Acri, aveva per i suoi scritti, come fosse capace di trasmettere un’emozione, era certamente una bella persona, era un’acritana.

Entrare nella tradizione di una famiglia cui Aurora ne era parte, significa dare continuità ad un patto di mutua trasparente sincerità d’anima che di quella famiglia è il primo valore, il primo impegno, la sola promessa.

La mia sarà nella capacità di scrivere senza alcuna ambizione se non quella del piacere del tratto spontaneo della penna.

La vostra è nel tempo della lettura come rifugio emozionale dallo scorrere anonimo e quotidiano del giorno.

Fatemi un in bocca al lupo e, insieme, crepi, siamo tutti acritani.

Angelo Bianco

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