Il mondo alla rovescia
Nel novembre 2022, il Ministro Calderoli lancia alla stampa (e non in Parlamento) il primo Disegno di Legge per l’Autonomia differenziata. A fine 2023 il Disegno di Legge viene presentato in Parlamento. A gennaio 2024, nel primo ramo del Parlamento, Forza Italia – nella persona del Senatore Mario Occhiuto – fa passare alcuni emendamenti sui LEP e sulla mezza perequazione (emendamenti art. 3/10) votando a favore del Provvedimento ed intervenendo affermando che si tratta di un’opportunità per la Calabria.
Aprile 2024 terminano le audizioni in Parlamento che bocciano il testo Calderoli. Maggio/Giugno 2024 viene sospesa l’approvazione della Legge per le elezioni europee. A fine Giugno 2024 la Legge sull’Autonomia viene approvata in Parlamento, con numerose assenze da parte dei Parlamentari meridionali di Forza Italia, dimostrando un atteggiamento pavido in quanto avrebbero dovuto rimanere in Aula e votare contro, evitando di nascondersi dietro assenze strategiche e mostrando una mancanza di coraggio. Il Presidente della Regione Calabria avrebbe dovuto assumere una netta posizione di distacco sin dall’inizio dell’iter legislativo verso una norma che aumenta palesemente il divario tra il Nord ed il Sud del Paese.
Al di là delle mere posizioni di facciata, che oggi portano i novelli “Masaniello” a prendere le distanze da tale legge ed a chiedere supporto ai vari Sindaci, ai cittadini non sarà certamente sfuggito il baratto avvenuto tra la Lega e Forza Italia, relativamente all’approvazione della Legge sull’Autonomia differenziata (Lega) e la Legge di riforma costituzionale per la separazione delle carriere dei PM, e più in generale della riforma della Magistratura (F.I.): riforma che, a mio avviso, non viene certamente annoverata dai cittadini come una priorità, interessati piuttosto ad avere una sanità efficiente, infrastrutture, lavoro e prestazioni efficaci.
Non sono bastati gli appelli dei vescovi e le manifestazione di piazza da parte delle organizzazioni sindacali e dei partiti di opposizione, dei sindaci ad arrestare questo processo di emarginazione del meridione tutto. Mentre il Nord oggi festeggia, il Sud piange.
Tutti i Parlamentari del Sud che hanno favorito la Legge sull’Autonomia differenziata e che poi, opportunisticamente, ne hanno preso le distanze, prima di scendere eventualmente in piazza o fare comunicati, chiedano scusa ai cittadini meridionali.
Pino Capalbo, Sindaco di Acri