Il tempo è galantuomo ma certi “galantuomini” non perdono tempo

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Art. Uno plaude all’ esito positivo della vertenza giudiziaria che ha visto coinvolto il sindaco, avvocato Pino Capalbo, in un procedimento penale ,avviato con un avviso di garanzia, all’interno di un’indagine più ampia che vedeva coinvolto l’ On. Giuseppe Aieta. Nessun avviso di conclusione di indagini, nessuna richiesta di rinvio a giudizio. In altri termini il sindaco ha visto archiviare la sua posizione nella fase delle indagini preliminari. Siamo certi che per tutte le altre contestazioni anche l’On. Giuseppe Aieta, amico della città di Acri, chiarirà la sua vicenda giudiziaria. L’esame della documentazione, presentata come memoria difensiva, ha posto la parola fine ad una vicenda che, certamente, non poteva finire diversamente. La fiducia nella magistratura, manifestata fin dall’inizio, ha reso giustizia a chi ha fatto delle parole correttezza e trasparenza il suo modus operandi in ogni azione personale e politica.

Abbiamo continuato a lavorare per la crescita della nostra città con la passione di sempre ed i frutti di questo lavoro ne stanno cambiando il volto, con investimenti cospicui in tutti i settori della società. Nell’attesa del giudizio, non è facile vivere con questo peso ,che coinvolge  non solo gli interessati ma le intere famiglie e tutti coloro che gli stanno vicino ma, La nostra città si è stretta nel silenzio attorno a Pino Capalbo ed a tutta la coalizione e la certezza che nulla poteva succedere , si è vista durante la campagna elettorale, la cui conclusione ha avuto come esito la sua riconferma a sindaco per il secondo mandato consecutivo. Coloro i quali inneggiavano a chissà quali giustizieri, costruendo ipotesi accusatorie false e tendenziose, farebbero bene a chiedere scusa pubblicamente, non solo al sindaco, ma all’intera cittadinanza,  fatta passare come una popolazione obbediente a forme delinquenziali.

Acri è una comunità fatta di gente perbene, laboriosa, accogliente e onesta, che merita altre attenzioni non quelle della diffamazione. A queste persone ricordiamo che la politica è: confronto, diversità, rispetto, non è demolizione della persona o delle persone attraverso meschinità e denigrazione. La politica  è rispetto, ancora di più, nei confronti di persone la cui onestà è provata in ogni azione del suo vivere quotidiano. Una cosa è certa, ora che tutto è finito: “il tempo mette tutti al proprio posto. Ogni re sul suo trono ed ogni pagliaccio al proprio circo”.

Art. Uno sezione di Acri

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