Fornitura di gas e luce dal 2015 al 2017, il Tribunale di Cosenza dà ragione al Comune di Acri

Nei giorni scorsi il Tribunale di Cosenza, nella persona della dott.ssa Marzia Maffei, ha depositato la sentenza n. 810/24, che permette alle casse comunali di tirare un sospiro di sollievo.

In questo procedimento, l’avvocato Cosmo Cerenzia ha difeso il Comune di Acri dalla richiesta di pagamento avanzata da Banca Farmafactoring spa, quale cessionaria del credito di numerose altre aziende del settore energetico, relativa all’asserito mancato pagamento di numerosissime forniture negli anni tra il 2015 e il 2017.

L’ammontare delle pretese era pari a oltre un milione e mezzo di euro di capitale, oltre a una somma, almeno pari alla prima, a titolo di interessi moratori ed anatocistici e poste sanzionatorie varie. In sostanza, la cifra definitiva si aggirava sui tre milioni di euro.

Il giudice ha accolto in toto le ragioni avanzate dal Comune in relazione alla nullità dei contratti per mancanza della forma scritta, prevista per i contratti della pubblica amministrazione, e rigettato anche la domanda avanzata in via subordinata di arricchimento indebito.

La dott.ssa Maffei in questo caso, ha accolto le osservazioni dell’avvocato Cerenzia in ordine al mancato depauperamento della sfera patrimoniale del cessionario e alla mancanza di prova in ordine al danno patrimoniale eventualmente sofferto dalle società cedenti, requisito necessario per poter avanzare la richiesta di riconoscimento dell’indebito arricchimento.

Il Comune di Acri è uscito da qualche anno dal dissesto finanziario e questa sentenza rappresenta un’ottima notizia per le casse dell’ente.

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