Le ragazze stanno bene?
Il 13 febbraio è stato pubblicato il rapporto di Save the Children: Indagine sulla Violenza di Genere Onlife in adolescenza. Quella fase della vita in cui si stringono relazioni amicali e affettive, ci si separa dall’identificazione con il nucleo familiare per avviare quella fase importante della vita di affermazione della propria identità. Il Rapporto “Le Ragazze Stanno Bene?” raccoglie i risultati di un lavoro di ricerca svolto per esplorare gli stereotipi e la violenza di genere interpellando gli adolescenti. La ricerca esplora il tema degli stereotipi e della violenza di genere interpellando direttamente gli adolescenti (circa 800 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni), con anche un approfondimento con interviste a minori in carico ai servizi della giustizia minorile. Il rapporto pone la questione della violenza di genere nella dimensione propria di vita degli adolescenti che intreccia in modo difficile da districare la dimensione digitale con l’ambiente di vita quotidiano, in una dimensione che da alcuni studiosi è statadefinita come “onlife”. Quali sono le caratteristiche della violenza di genere in adolescenza che emergono dal rapporto? Le stesse della violenza tra gli adulti: (1) dinamiche di potere e controllo (es. stalking, geolocalizzare, controllare con chi esce, chi si può accettare come follower online, ..); (2) intrusione e invasione negli spazi personali della persona partner (es. pedinare, presentarsi senza avvertire o chiedere, chiamare ripetutamente; chiedere di inviare foto intime senza consenso); (3) violenza psicologica/emotiva (es., manipolare, gaslighthing, ovvero una forma di abuso psicologico in cui una persona mette in dubbio la sua sanità mentale, i suoi ricordi o la sua percezione della realtà., urlare, svalutare, minacciare); (4) violenza fisica (es. picchiare, spingere, dare calci, pugni); (5) violenza sessuale (es. stupro).Dalla ricerca emerge che quasi il 70% degli adolescenti ritiene che le ragazze siano più predisposte a piangere dei maschi, sono maggiormente in grado di esprimere le proprie emozioni e sanno prendersi cura delle persone in modo più attento. Tra gli adolescenti prevale una immagine della ragazza più competente da un punto di vista affettivo e relazionale. Più dell’80% degli adolescenti dichiara di essere molto interessato alle tematiche di genere, tra questi la maggior parte sono le ragazze. Emerge una maggiore conoscenza delle questioni di genere da parte degli adolescenti ma seppure più consapevoli sembrano essere molto teorici e poco pratici, sono consapevoli ma non preparati, nel senso che sanno cosa sia la violenza di genere, ma non sanno qualistrumenti usare per contrastarla. Le ragazze sono molto più consapevoli della radice sociale delle disuguaglianze di genere e della violenza e ne parlano molto di più, al contrario dei ragazziche hanno consapevolezza che ci sono degli uomini “cattivi” ma non si rendono conto di quanto questo sia un problema sociale e non un problema legato al singolo individuo, e non sono consapevoli delle loro potenziali pericolosità. Il mito positivodella gelosia come ingrediente fondamentale della relazione è ancora presente, una convinzione che risulta radicata soprattutto tra i ragazzi che hanno o hanno avuto una relazione di coppia. In generale, dai risultati dell’indagine emerge come i comportamenti di controllo nelle relazioni di coppia siano considerati accettabili e praticati da una rilevante percentuale di adolescenti, senza grandi distinzioni tra ragazzi e ragazze. Emergono alla fine alcune raccomandazioni per la sfera pubblica: introdurre percorsi nelle scuole di educazione all’affettività; assicurare la formazione dei docenti sul tema della violenza di genere; promuovere campagne informative per gli adolescenti sugli strumenti a disposizione in caso di violenza e coinvolgere i giovani nella definizione del nuovo piano strategico sulla violenza maschile contro le donne; garantire l’apertura di servizi di presa in carico dedicati agli adolescenti in caso di violenza di genere. Siamo tutti interpellati da questo studio, genitori, esperti, docenti, adolescenti, nessuno escluso. Invito alla lettura dell’intero rapporto a questo link https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/le-ragazze-stanno-bene.