Acri e la solidarietà senza latitudini

Le miglia percorse sono il segno di latitudini e di come sia vasta questa terra. Le miglia percorse non contano nulla, terra era, terra è ancora la stessa. Non esistono i confini, i perimetri sono geometrie per ingabbiare la geografia di un unico mondo che forma. Le distanze sono panorami, culture ed umanità, non sono muri, reticoli, fili spinati e leggi. Cherif è il nome, le cave di bauxite in Guinea e lo sfruttamento di chi confini non se ne pone, Cherif, un ragazzo cui la storia è un presente che si ripete in altri ragazzi. Cherif, il cuore di tenebra attraversato lungo il Sael che curva le sabbie senza vertebre come un serpente. Cherif, il sole che non irradia primavere, ma scotta gli occhi e fonde gli orizzonti, il passo successivo ondula stranamente liquido. E Cherif è arrivato qui, con gentilezza si è fatto accogliere e ad Acri, a “La Casa di Abou Diabo”, spande riflessi di speranza e solidarietà verso i ragazzi del Centro Diurno “Pierino Tricarico” dell’Associazione Raggio di Sole. Ogni mattina qui si reca ed il fiume immaginifico e terrifico dalla tenebra sfocia in estuari di mani aperte e giunte tra loro. 

Angelo Sposato

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