Per il primo lustro di vita di “Acrinews”

Non so se quello che dirò sia una sensazione personale o se sia comune a tutti quelli della mia età: mi sembra che ogni avvenimento, dei quali si è parte, anche se lontano nel tempo, sia riconducibile a un tempo vicino.

Detta sensazione l’ho avuta, anche, per Acrinews. Ero convinto che la mia collaborazione fosse iniziata pochi anni fa e, invece, mi si è fatto notare che quest’anno si festeggia il primo lustro.

Il quinto compleanno allora bisogna festeggiarlo e formulare gli auguri: Auguri di lunga vita!

Auguri al direttore Piero Cirino e ai tanti che, in questi cinque anni, hanno contribuito a rendere vivo e interessante il sito, per la varietà e l’attualità degli argomenti trattati.

Si affollano i ricordi.

Mi trovavo a Novara.

Avevo chiuso, dopo quarant’anni di pubblicazione, il periodico “Confronto”. Avevo deciso di non scrivere più per quotidiani e riviste.

Mio genero, Massimo Conocchia, che è fra i redattori della nostra testata, mi disse della volontà di Piero Cirino di dar vita a un giornale online e che avrebbe gradito che tenessi una rubrica.

Potevo rispondere negativamente al figlio di un amico, del quale conservo un caro ricordo? E, inoltre, Piero lo conoscevo da bambino. Rifiutare mi sembrava di far torto a un figlio. Accettai. Iniziai la collaborazione.

Ora mi si fa rilevare che sono trascorsi cinque anni.

Quanti articoli ho scritto non lo so. So solo che scrivo e leggo i vari interventi che appaiono sulla testata e li apprezzo.

M’accorgo che c’è anche qualcuno fuori Acri che legge le mie esternazioni. Qualcuno, forse ricercatore, forse studioso, forse curioso mi telefona, per notizie collegate o perché si sono rintracciate nei miei scritti notizie interessanti, che hanno fatto avviare ricerche o completarle.

Non è il lavoro personale, però, che mi preme evidenziare, ma quello corale.

L’assolo senza un’orchestra è bello, da ammirare, ma quello corale, in cui ognuno con la sua parte concorre a dar vita a una fascinosa e affascinante armonia concorre a coinvolgere anche il pubblico più distratto.

Un lavoro corale, vario, rispettoso della persona umana, amante della materia che si tratta e, perciò, vivo, avvincente, dà i suoi frutti e Acrinews, tenendosi lontano dai veleni e dallo spettegolare con attacchi personali, dà i suoi frutti, perché è questo il modo di farsi apprezzare, ammirare, amare.

Mi ha fatto piacere, inoltre, la volontà di mettere sul sito le annate di “Confronto” il quale, seguendo la linea anzidetta, fra attacchi subdoli e manovre varie di chi, invece avrebbe dovuto sostenerlo, è riuscito ad avere vita lunga e imporsi più che in Acri, fuori dalle nostre mura.

Mi è sembrato che lo si sia voluto far rivivere quell’esempio di giornalismo, mettendo a disposizione quarant’anni di lavoro a studiosi e ricercatori; mettere a disposizione la fatica di tanti, fra i quali autori famosi e giovani, ai quali era riservata un’apposita rubrica: “Spazio giovani”.

Ora devo mettere fine alla stura dei ricordi e augurare, ancora una volta, ad “Acrinews” vita lunghissima.

Auguri!

Giuseppe Abbruzzo

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