Cos’è la ritenzione idrica: sintomi e diagnosi
Mentre la cellulite consiste nell’infiammazione del tessuto sottocutaneo, la ritenzione idrica consiste nel ristagno e accumulo di liquidi negli spazi extracellulari o interstiziali. Tra i fluidi che non vengono smaltiti a causa di un’alterazione del sistema linfatico e venoso sono presenti anche numerose tossine, che influiscono sul metabolismo cellulare già in sofferenza di ossigeno e ne peggiorano la condizione.
Il risultato di questo processo è l’edema, ovvero un rigonfiamento sottocutaneo causato dall’accumulo di liquidi e che si manifesta prevalentemente nelle zone del corpo maggiormente predisposte all’accumulo adiposo: addome, fianchi, glutei e gambe.
Di conseguenza, si ha la tendenza a considerare la ritenzione idrica come una delle cause del sovrappeso, quando in realtà è opportuno sottolineare che questo disturbo non provoca un aumento di peso rilevante. Al contrario, il sovrappeso è una condizione che può favorire la comparsa di ritenzione idrica. Si tratta di una condizione patologica che, solitamente, non prevede sintomi dolorosi ma che si manifesta con una sensazione di pesantezza e gonfiore nelle aree interessate. Non è raro, infatti, che molte donne che soffrono di ritenzione idrica si accorgono del problema quando hanno difficoltà a indossare vestiti aderenti o fascianti, oppure quando scarpe e cinturini lasciano un segno evidente sulla pelle a causa della pressione sul gonfiore. In questi casi è possibile accertare la presenza di ritenzione idrica attraverso le analisi delle urine, per identificare i valori dei sali minerali in esse presenti, o attraverso un test manuale. Basterà esercitare pressione con un dito e per qualche secondo su una parte del corpo affetta dal disturbo e notare se l’impronta che rimane dopo il rilascio è ben definita. In questo caso è abbastanza certo che vi sia presenza di ritenzione idrica.
Quali sono le cause della ritenzione idrica?
La ritenzione idrica è causata da uno scompenso tra il sistema venoso e linfatico oppure da una cattiva circolazione sanguigna. Quando queste condizioni non sono provocate da altri problemi più gravi come disfunzioni renali, infiammazioni croniche e ipertensione o disturbi di natura ormonale, la causa è da ricercare nell’alimentazione e nello stile di vita.
Abitudini alimentari poco salutari, diete a base di cibi ipercalorici, zuccherini o eccessivamente salati sono fattori che influiscono significativamente nella maggiore concentrazione di sodio nell’organismo, che porta il corpo a trattenere più liquidi. Oltre all’alimentazione, anche lo stile di vita che si conduce è determinante per la comparsa del problema. Alcune cattive abitudini come il fumo o l’abuso di farmaci possono interferire con il corretto funzionamento cellulare. Allo stesso modo, anche indossare vestiti troppo stretti o tacchi troppo alti, rimanere molto tempo fermi in piedi e non praticare regolare attività fisica sono fattori che contribuiscono a peggiorare la cattiva microcircolazione. Infine, sono da tenere in considerazione anche il sovrappeso come conseguenza di regimi alimentari scorretti e lo stress che stimola la produzione di cortisolo.
Combattere la ritenzione idrica: dieta e rimedi naturali
Nella maggior parte dei casi, per combattere la ritenzione idrica è sufficiente modificare la propria dieta adottando un regime alimentare più sano e praticare regolare attività fisica. Alimentazione corretta e stile di vita appropriato sono infatti i migliori rimedi naturali per combattere il disturbo.
È opportuno quindi dare un taglio drastico agli eccessi ed ridurre il consumo di cibi grassi e troppo salati come insaccati e formaggi stagionati, cibi preconfezionati, dolciumi e caffè. Inoltre, bisogna limitarsi anche nel salare le pietanze e optare per altri insaporitori più salutari come le spezie. Per favorire la motilità intestinale e l’eliminazione delle scorie è opportuno inserire nella dieta alimenti ricchi di fibre, come verdure e cereali integrali, e consumare più frutta ricca di potassio (che contrasta il sodio). Infine, è importante bere almeno due litri d’acqua al giorno lontano dai pasti, anche sotto forma di tisane e infusi depurativi. L’attività fisica è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema circolatorio. Non tutti gli sport, però, sono adatti a risolvere il problema, anzi alcuni possono persino peggiorarlo. Nello specifico sarebbero da evitare le attività che prevedono frequenti impatti con il terreno come la corsa o la pallavolo. Una semplicepasseggiata quotidiana all’aria aperta o il nuotosi rivelano decisamente più adatti per combattere la ritenzione idrica in maniera naturale.
Antonia Cassavia
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