La gara delle pastiere
Il giorno della premiazione della migliore pastiera è finalmente arrivato. C’è una grande eccitazione ad Acri davanti alla Chiesa dell’Annunziata con la giuria schierata al tavolo d’onore e i concorrenti in ghingheri e freschi di parrucchiere. Franco Bifano è già pronto per la diretta su Radio AKR mentre Piero Cirino si aggiusta il nodo della cravatta bordeaux.
In prima fila sono seduti il sindaco, l’assessore alla Cultura, il professore Abbruzzo, la professoressa Macrì, il dottor Julia, il parroco Don Giampiero, il maestro Michele Reale. Nella seconda tutti i finalisti fra cui Adele e Jolanda, e dalla terza fila in poi il pubblico accorso numeroso da tutti i rioni.
Adele per l’occasione indossa un tailleur di radzmir di pura seta di colore verde su una camicia avorio, cuciti dalla zia Renata. Una collana di giada grezza le scende sul seno. Si sistema il colletto della camicia, i grandi occhi verdi passano in rassegna tutti i membri della Giuria come se volesse leggere i loro pensieri, gioca con i sassi della collana.
Jolanda in completo rosso papavero con un top sottogiacca nero in pizzo le sussurra qualcosa in un orecchio. Chiacchiera chiacchiera tanto Jolanda, lei si è iscritta al concorso solo per ritrovare un po’ di socialità dopo tutti i mesi del lockdown da covid-19. Adele annuisce, accenna un sorriso, ma in realtà non ascolta, sogna ad occhi aperti, pensa già al prossimo dolce da fare, alle fresie sul balcone, al viaggio ad Atene. È serena perché è sicura di vincere, ha usato l’ingrediente segreto che le ha insegnato la nonna Adele. La sua è una pastiera speciale.
La Giuria, presieduta dallo chef della haute cuisine Antonio Chimento, sta ultimando gli assaggi delle pastiere confezionate rigorosamente in casa e presentate dai concorrenti col nome identificativo segreto di un fiore. Come da regolamento del bando, dopo ogni assaggio i membri della Giuria elaborano una descrizione della pastiera appena gustata. Solo successivamente, e senza consultarsi, attribuiscono alla pastiera un voto da 1 a 10 su apposite schede cartacee. Al tavolo della Giuria c’è un continuo cicaleccio fra Ester e Francis Fogg. Non è chiaro se i due sono incerti nell’assegnare il voto e continuano a fare assaggi per decidere o sono semplicemente golosi reduci dal digiuno della Quaresima. Effettivamente come in tutte le gare di dolci gli assaggi sono piccinini, per disappetenti e anoressici, ma loro sembrano proprio cannaruti tanto è vero che sottraggono perfino le briciole dal piatto di degustazione dell’ultimo membro della Giuria,Franca Azzarelli, che controlla, orologio in mano, i tempi di degustazione e richiama i colleghi al voto. Con gli occhi, sempre colmi di dolcezza, comunica loro che bisogna affrettarsi. Lei mangia come un uccellino, le è stato sufficiente un centimetro di pastiera per valutare il dolce e assegnare un voto. Infatti è stata la prima a compilare le schede e a riporle nella cesta.
Lo chef con un cenno del capo chiede a Piero Cirino di avvicinarsi perché sono pronti per proclamare il vincitore. Si alza con un bicchiere d’acqua minerale in mano, beve, parla qualche minuto col giornalista, torna quindi a sedere chinando il capo sul verbale del concorso e appoggiando il bicchiere.
Piero Cirino attiva il microfono e saluta i convenuti.
-Signore e signori buon pomeriggio e benvenuti alla prima edizione del concorso La migliore pastiera fatta in casa.
Come sapete mangio pizze bruciate e non amo i dolci, perciò state tranquilli, sono qui solo per presentare l’evento. Il premio per la pastiera vincitrice è una donazione di 1500 euro da destinare all’acquisto di grano duro del “Senatore” Cappelli da seminare in uno dei terreni messi a disposizione dal Comune di Acri. Il Comune intende infatti con questo bando valorizzare un grano antico, dalle grandi qualità nutrizionali e a basso contenuto di glutine, che ben si adatta a terreni siccitosi per la sua bassa necessità di acqua, e che resiste alle malattie facendone un grano ideale per la coltivazione biologica. Bene, ringrazio le autorità presenti, e passo la parola allo chef che ci spiegherà quali sono stati i criteri di valutazione e premiazione.
-Buongiorno a tutti, le pastiere sono state valutate secondo i seguenti canoni previsti dall’ art. 10) del bando: 1 Aspetto Estetico, 2 Consistenza, 3 Qualità di Cottura, 4 Bontà, 5 Originalità, 6 Giudizio complessivo. Hanno partecipato ottanta concorrenti. Dieci sono stati squalificati in quanto hanno usato ingredienti non previsti dal disciplinare. Delle settanta pastiere rimaste in gara, abbiamo premiato quella che non solo rispondeva ai requisiti del bando ma che presentava quella che io personalmente chiamo l’ingrediente segreto, perché ognuno di noi quando prepara un dolce aggiunge qualcosa che farà la differenza con tutti gli altri dolci, a volte è un goccio di liquore, a volte un’essenza che non ti aspetti, a volte è solo il profumo dei fiori che dimoravano nella stanza quando è stato infornato.
La torta prima classificata e quindi vincitrice della gara è la torta Fresia, di Adele 67. Complimenti ad Adele. La invito ad avvicinarsi per ritirare il premio.
Uno scroscio di applausi accompagna la proclamazione della vincitrice.
Don Giampiero alzatosi in piedi batte le mani come un ragazzino, Jolanda dalla felicità per la vittoria dell’amica a momenti cade dalla sedia, il maestro Michele Reale accorda la chitarra per suonare, gli hanno detto che alla fine deve suonare. Adele si alza guardandosi attorno timidamente, poi si dirige verso il Presidente della Giuria. Spera solo che non le chieda l’ingrediente segreto perché dovrebbe mentire e lei detesta mentire.
Aurora Luzzi