La corretta alimentazione durante l’allattamento al seno

La mamma dopo il parto è naturalmente predisposta per l’allattamento al seno, è un istinto innato come dovrebbe essere innata la consapevolezza che un’alimentazione varia e bilanciata sia fondamentale per la produzione di un latte materno nutriente e prodotto nelle giuste quantità senza che sia indotto nell’organismo materno alcuna carenza. L’allattamento è fondamentale per il neonato, non solo dal punto di vista fisiologico ma anche dal punto di vista psicologico ed emozionale e getta le basi del corretto approccio con il cibo anche nella vita adulta.

Per questo è di fondamentale importanza per la madre seguire uno stile di vita sano ed un’alimentazione adeguata durante il periodo dell’allattamento che è caratterizzato da particolari fabbisogni nutrizionali che variano da donna a donna.

Corretta idratazione

Il fabbisogno di acqua aumenta per consentire la produzione di un’adeguata quantità di latte materno, andrebbero bevuti dai 2,5 – 3 litri di acqua al giorno.

La quantità di acqua è importante ma anche la sua qualità; il contenuto di sali minerali va tenuto in considerazione, è consigliabile assumere acqua povera di Sodio e con una quantità di nitrati inferiore ai 10 mg/l.

Dieta varia e bilanciata ricca di alimenti di origine vegetale

La dieta ideale dovrebbe essere varia e ricca di colori, quindi via libera al consumo di frutta e verdura di stagione possibilmente biologica, legumi almeno 3 volte a settimana abbinati a cereali integrali (pasta integrale, riso integrale, farro, orzo ecc…) per consentire il corretto apporto vitaminico e di fibre.

Tra gli ortaggi e le verdure sono da evitare tutti quelli che inducono un alterazione del sapore del latte che potrebbe risultare sgradito per il bimbo come: cavoli, cavolfiori, broccoli, aglio, cipolla e asparagi.

Fabbisogno proteico aumenta durante l’allattamento

Le proteine sono fondamentali per la secrezione di latte nutriente e bilanciato per il neonato, per questo motivo bisogna consumare proteine di qualità ed evitare prodotti carnei processati (salsicce, salumi ecc…).

Meglio optare per carni bianche possibilmente da allevamenti con certificazione Bio e preferire pollo, tacchino, coniglio. Limitare il consumo di carne rossa a solo una volta ogni 10 giorni. Per quanto riguarda i prodotti ittici è bene prediligere il pesce azzurro perché ricco di acidi grassi insaturi, omega 3 e vitamina D come: sgombro, alici, sardine, da consumare al forno o alla griglia e mai fritto.

Il consumo di uova è consentito 1-2 volte a settimana, purchè siano fresche e provenienti da galline allevate a terra e non in batteria.

Latte e derivati per un corretto introito di calcio

È fortemente consigliato il consumo giornaliero di latte e derivati soprattutto tutti i latticini contenenti fermenti lattici come yogurt, kefir, stracchino e fiocchi di latte poiché non solo consentono di tenere in buona salute il microbiota intestinale materno, ma risultano essere una buona fonte di proteine e calcio con un moderato apporto calorico.

Alimenti da ridurre o evitare durante l’allattamento

Ridurre il consumo di caffè, tè e cioccolata poiché contengono sostanze eccitanti che potrebbero rendere il bambino irrequieto e irritabile.

Eliminare tassativamente alcolici e superalcolici, quindi sono vietati liquori, distillati, vino ed anche la birra. La leggenda che la birra induca una maggiore produzione di latte non è assolutamente vera e non ha alcun fondamento scientifico, anzi la birra può alterare il sapore del latte rendendolo amaro.

Concludendo, l’allattamento al seno è un momento intimo ed emozionante per il bambino e per la mamma per questo va preservato e vissuto con serenità e senza stress.

Antonia Cassavia

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