A Betlemme quest’anno una cometa meno brillante

La prossima ricorrenza del Natale in Terra Santa si svolgerà in un clima di tensione e di morte che, inevitabilmente, non potrà non avere ripercussioni sulle celebrazioni di una festa che indica agli uomini la via della redenzione e della pace. Gesù bambino nascerà in mezzo ai bombardamenti e alle esplosioni. A Betlemme, quest’anno, non ci sono pellegrini, tutto chiuso. Attorno desolazione e guerra, tante vite innocenti spezzate da una guerra che sta facendo pagare, da ambo le parti, un prezzo altissimo a civili inermi.

Celebrare la nascita di colui che viene al mondo in povertà, per salvare e redimere l’umanità, in un clima di odio e morte appare non solo triste ma anche uno spaccato di un mondo che vive una grave crasi tra ciò che ogni religione professa (la pace e la salvezza) e ciò che l’uomo è in grado di fare per rendere la vita di altri uomini un inferno. Un salvatore appare necessario e atteso eppure poco vissuto per la tragedia che in quelle terre – e non solo in quelle terre – si sta consumando. Nello scenario terribile di  Gaza, tutti parlano di tregua ma intanto continuano a bombardare e a uccidere civili che hanno il solo torto di trovarsi in quel luogo.

Nella ricorrenza del Natale del 1914, durante il I conflitto mondiale, soldati inglesi e tedeschi – con l’accordo dei loro ufficiali -, contravvenendo agli ordini dei rispettivi governi, decisero di interrompere le ostilità per la festività e fraternizzare per quel giorno. Ci sono alcune immagini, che riproponiamo, che mostrano scene di momenti di condivisione fra soldati nemici. Gli uomini, spesso, risultano più lungimiranti dei loro governanti, anche perchè mossi da interessi più semplici e condivisibili. La speranza è che il significato di questa festa e il clima di magia che l’accompagna possano servire a recuperare il filo di un dialogo interrotto fra popoli che da troppo tempo si combattono.

Questo vale per la Terra Santa ma deve valere anche per l’Ucraina e per tutti gli altri focolai di guerra disseminati nel mondo. In questa temperie, dire che l’uomo sia figlio di un Dio – chiunque esso sia – appare poco credibile. Ancor meno credibile appare il fatto che l’uomo, questo uomo, sia stato fatto a immagine e somiglianza del creatore. Agiamo con atti concreti in maniera solidale con chi soffre fame e freddo. A Betlemme è attivo un orfanotrofio per i bimbi rimasti soli a causa della guerra.

Sostenerlo sarebbe un bel modo di onorare il Natale. Solidarietà e festa sono sempre stati sinonimi in questa ricorrenza, nella quale maggiormente si pensa a chi versa in condizioni non buone. Vedere il Dio vivente in ogni uomo sofferente è il miglior modo di onorare il Natale. Buone Feste a tutti!

Di seguito i riferimenti bancari per chi volesse concretamente dare un contributo per l’orfanotrofio di Betlemme: Fille de la Charitè St. Vincent Bethleem. Coordinate bancarie Mercantile Discount Bank Ltd. Name: La Compagnie des filles de la Charite de St. Vincent Swift Code: “BARDILIT” IBAN: IL430176380000002229635.

Massimo Conocchia

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