Abbiamo perso tutti

Nella giornata di ieri si è svolta la manifestazione degli studenti di alcuni Istituti scolastici di Acri per protestare contro il piano di dimensionamento scolastico che vede accorpate le scuole superiori di Acri sotto una sola Dirigenza.

il Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati Acresi aveva ampiamente valutato che l’immotivato balzo in avanti dell’amministrazione comunale, che aveva presentato alla provincia proposte di accorpamento non richieste, non condivise e non partecipate, avrebbe potuto avere conseguenze negative per le scuole di Acri.

Proprio per tale motivo il coordinamento aveva voluto organizzare, infatti, una manifestazione di protesta in data 17 novembre c.a.

Manifestazione che vide la partecipazione degli studenti, ma non delle Istituzioni.  In quella occasione l’amministrazione comunale, vogliamo ricordare, ha semplicemente minimizzato e stigmatizzato il nostro grido di allarme.

Purtroppo, ciò che da noi era stato previsto per la nostra comunità scolastica si è drammaticamente avverato, nonostante le rassicurazioni di Sindaco e assessori.

È evidente che a questa conclusione sfavorevole e ingiustificata si è giunti grazie ad una molteplicità di responsabilità politico- amministrative – Comune, Provincia e Regione- ma in che grado vada fatto l’addebito a noi non interessa misurare!!!

Che vi siano responsabilità questo nessuno può negarlo e nessuno può tirarsene fuori.

Oggi a noi interessa soprattutto evidenziare che, come espresso in un precedente comunicato in cui condividiamo la giusta motivazione degli studenti e di tutti gli operatori scolastici a scendere in piazza, abbiamo accolto l’invito degli stessi studenti a non strumentalizzare la loro protesta. La stessa richiesta, però, non è stata recepita e rispettata da tutti.

Inoltre, ciò che più ci inquieta, ci indigna e ci preoccupa è aver visto una manifestazione che ha mostrato una su un obiettivo comune che doveva unire e non dividere.

Ogni cosa persa è uno schiaffo dato ad una città “fragile” che avrà quindi, una scuola pubblica sempre più sull’orlo del precipizio.

Non è dato sapere, ma ci piacerebbe capire, le motivazioni che hanno indotto alcuni Istituti scolastici a partecipare e qualcun altro ad astenersi.

Per tutte queste ragioni, riteniamo che in questa vicenda ci siano solo sconfitti: il mondo della scuola e il mondo del lavoro, nonché la città di Acri nella sua interezza.

Abbiamo perso tutti, così come ha perso la politica di ogni colore che non ha saputo fare il proprio dovere a nessun livello e non è stata capace di evitare che Acri venisse ancora una volta penalizzata e derubata di un altro servizio, forse il più importante, quello del diritto pieno allo studio.

Coordinamento dei comitati e delle associazioni acresi

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