La protesta degli studenti dello Julia e del Falcone. Giù le mani dal nostro futuro

Un migliaio tra studenti, personale scolastico, rappresentanti di forze politiche e sindacali, oltre che semplici cittadini, in piazza per protestare contro il piano di dimensionamento scolastico licenziato dalla Regione Calabria.

Acri ne esce con le ossa rotte: per gli istituti superiori una sola dirigenza scolastica per oltre 1300 studenti e soppressione di ben due autonomie. Le conseguenze più dirette le ha denunciate nei giorni scorsi il sindaco Pino Capalbo: “con l’accorpamento, ci saranno un totale di 1316 alunni e, pertanto, avremo due dirigenze in meno, 2 Dsga in meno, 9 assistenti amministrativi in meno, 3 assistenti di laboratorio in meno”.

Eppure l’impostazione del Comune era stata approvata dalla Provincia, evidentemente non è bastato.

La protesta è stata promossa dagli studenti dei Licei Classico e Scientifico “Vincenzo Julia” e dell’Itcgt “Giovan Battista Falcone”. Mancava l’Ipsia-Iti, che è l’istituto accorpante nella nuova geografia scolastica disegnata dalla Regione.

Un corteo pieno di energia, di voglia di ribellarsi, di colori e speranze, cone solo i giovani riescono a fare. C’è la convinzione diffusa di essere vittime di una colossale ingiustizia.

C’erano anche insegnanti, personale amministrativo e Ata, tutti a a sostegno di una protesta ritenuta sacrosanta. A sfilare anche politici e amministratori, ma i ragazzi avevano chiesto a gran voce prima della manifestazione che l’iniziativa non venisse strumentalizzata. In piazza anche il sindaco Pino Capalbo, con la fascia tricolore.

Gli studenti assicurano che non si fermeranno, con nuove forme di protesta. Non si arriverà all’occupazione delle scuole, ma l’idea di assemblee permanenti non appare peregrina.

Sul fronte istituzionale, l’amministrazione comunale conferma il ricorso al Tar. Sarà fatto tutto il possibile per la revoca della delibera regionale.

Su quello politico, dopo le tante reazioni delle forze di maggioranza, si registra il silenzio del centro-destra. Finora non una sola parola contro o a favore del piano, ma qualcosa dovranno pur dirla.

Una delegazione di studenti ha preso parte alla riunione di giunta per impostare il ricorso al Tar, mentre il capogruppo Pd in consiglio regionale Mimmo Bevacqua ha preannunciato una interrogazione consiliare.

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