Indagine internazionale Ocde Pisa 2022
È stata presentata il 5 dicembre l’edizione 2022 dell’Indagine OCDE PISA (Programma per la valutazione internazionale degli studenti), una delle più complesse indagini internazionali cheviene organizzata ogni tre anni. All’indagine hanno preso parte 700.000 studenti da 81 Paesi, che rappresentano 29 milioni di studenti di tutto il mondo. Per l’Italia hanno partecipato 10.552 studenti, 345 scuole e circa 9000 genitori.
L’indagine rivela una preoccupante tendenza al ribasso nelle competenze di matematica, lettura e scienze degli studenti di 15 anni in tutti i paesi che hanno partecipato all’indagine. Una tendenza che suona preoccupante in un’epoca dove si affermano,in modo diffuso, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Circa il 25% dei quindicenni nei paesi dell’Ocse (16 milioni di studenti), mostra risultati scarsi. L’indagine riconosce l’effetto devastante della pandemia (ma gli effetti sarebbero stati ancora più devastanti senza la formazione a distanza).
In Italia si conferma l’andamento riscontrato anche nei precedenti cicli dell’indagine che vede risultati migliori per gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est e si nota che gli studenti che frequentano i licei hanno mediamente punteggi più alti rispetto ai colleghi degli altri indirizzi di studio. Gli studenti italiani hanno riportato risultati soddisfacenti nell’ambito della lettura e delle scienze, e risultati invece molto deludenti in matematica. Per leprove di lettura, che riguardano la cosiddetta reading literacy, ossia la capacità di comprendere testi scritti e rielaborarli per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare conoscenze e partecipare alla società, gli studenti italiani hanno ottenuto un punteggio medio leggermente superiore alla media dei paesi dell’OCSE (il punteggio dell’Italia è di 6 punti superiore a quello ottenuto nell’edizione della ricerca del 2018).
La differenza nel rendimento in scienze e matematica tra maschi e femmine non è statisticamente significativa, ma la percentuale di ragazzi top performer è superiore a quella delle ragazze che primeggiano in lettura e letteratura. La scuola italiana non sa insegnare la matematica, soprattutto alle ragazze. Eppure, sono molti i metodi, le sperimentazioni, le metodologie innovative e partecipative che potrebbero aiutare i docenti a insegnare meglio(a ragazzi e ragazze). È però difficile, per molti dei nostri docenti, allontanarsi dai modi tradizionali e confortevoli di insegnare (non solo per la matematica).
Assunta Viteritti