Aneddoti e Università
“Per l’ ora di lezione di Lingua e Letteratura Albanese, supereremo anche le barricate …” .
L’interessante articolo della giornalista Benedetta Caira, pubblicato sul Corriere della Calabria, pochi giorni fa, “Noi giovani degli anni ’70 che abbiamo lottato per la vostra Università … ” mi ha molto incuriosito e mi ha fatto fare un tuffo nel passato non indifferente.
In effetti, posso dire che anche io c’ero … e da qui una serie di ricordi e tanti aneddoti, scolpiti nella mia mente.
Uno dei più curiosi mi riporta in memoria una insolita, ma decisa affermazione del primo Docente di Albanese dell’Università della Calabria, Giuseppe Gradilone, Professore Emerito di Lingua e Letteratura Albanese della Università La Sapienza di Roma, che nell’anno accademico 1973/74 accettò l’incarico offerto dall’UniCal e venne ad Arcavacata a impartirci le prime lezioni di Albanese.
Non vi nascondo tutti i timori referenziali che avevano – noi, giovani studenti – nei confronti del nostro Docente, che si portava dietro tutto il suo retaggio culturale, pieno di Titoli e di Pubblicazioni, già allora.
Per amore del vero, fra i miei amici studenti, tutti arbëreshë della provincia di Cosenza, il più disincantato ero proprio io, perché suo vicino di casa a San Demetrio.
Quando un giovedì pomeriggio dell’anno accademico, sopra citato, gli facevo notare che non era possibile svolgere quel giorno la lezione di Albanese per via dell’Università “occupata”, lui di rimando mi rispose, con molta decisone: “per l’ ora di lezione di Albanese, supereremo anche le barricate …” .
È così fu, anche se noi stessi eravamo parte attiva nei movimenti di protesta studentesca per rivendicare sacrosanti diritti universitari …
E tutti insieme senza “batter ciglio” seguimmo l’illustre Professore nelle sua ora di lezione.
Quella “frase” del Professore, diventò, come si suol dire “virale” e ogni qualvolta fra ex studenti precursori dell’ apprendimento di Lingua e Letteratura Albanese all’UniCal ci ritroviamo, con piacere e tanta enfasi, la ripetiamo.
“Il prof. Gradilone da giovane ha compiuto gli studi ginnasiali e liceali a San Demetrio Corone, conseguì la maturità classica a diciotto anni con l’attribuzione del premio Scalabrini …” (Regio Commissario, Collegio di Sant’Adriano).
“Iscritto e laureato in Lettere nella Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove Maestri di chiara fama internazionale hanno contribuito in modo decisivo alla sua formazione, si è perfezionato in Filologia classica con lode e pubblicazione con il grande latinista Gino Funaioli, il quale gli ha dato la sua affettuosa stima.
Questa acquisita rigorosa metodologia, dietro suggerimento del suo Maestro, il quale ha seguito con vivo interesse l’apertura culturale al mondo albanese del suo allievo, egli già negli anni della sua giovinezza ha applicato all’Albanistica.
Incominciava così il lungo e fecondo sodalizio (1951- 1973) tra il giovane studioso in possesso di ampia cultura e di severa e raffinata metodica di filologo ed Ernesto Koliqi, profondo conoscitore e sensibile interprete del mondo albanese, poeta e prosatore di spiccata originalità: pur diversi per formazione culturale e scientifica erano uniti dall’amore per la disciplina e dalla reciproca stima”. (Brunilda Dashi, Ritratto di Giuseppe Gradilone, filologo critico storico, Università La Sapienza, Roma 2012).
Nel libro di cui sopra si legge ancora che : Nell’Istituzione della Università della Calabria (Anno Accademico 1973 – 74) il Prof. Giuseppe Gradilone, già in possesso del titolo accademico di Professore universitario, è stato chiamato a impartire l’insegnamento di Lingua e letteratura albanese, il quale ha lasciato l’anno seguente per gravosi impegni nell’Università di Roma.
Quindi la disciplina è taciuta nell’anno accademico successivo …
A conclusione del completo e pregevole lavoro sulla figura di Prof. Gradilone e dopo aver elencato e aver analizzato tutte le sue numerose opere, la Prof.ssa Brunilda Dashi ha citato il Prof. Romano Lazzeroni, celebre glottologo e accademico del Lincei, che ha scritto: Complessa figura di studioso quindi Giuseppe Gradilone che, per la sicura conoscenza del mondo antico e del mondo moderno, per il possesso di raffinati strumenti di ricerca, per la viva sensibilità e per l’innato gusto della poesia, ha dato dignità e solide basi scientifiche all’Albanistica. E ancora testualmente: “il tuo magistero che unisce alla competenza albanologica il rigore della filologia classica resterà ineguagliabile”.
Dopo aver diretto l’Istituto di Sudi Albanesi nella Università La Sapienza per un ventennio, a conclusione della sua carriera accademica, durata mezzo secolo, gli è stato conferito l’importante e raro titolo di Professore Emerito.
Foto: chiostro del Collegio di Sant’Adriano, 25 Agosto 20005, in prima fila, da sinistra il prof. Elio Miracco, il compianto prof. Giuseppe Gradilone, sua moglie, compianta prof.ssa Luciana Labonia, in attesa che il prof. Gradilone venga insignito del “Premio San Demetrio” dall’Amministrazione comunale, Sindaco Sen. Cesare Marini, Assessore alla Cultura Antonio Sposato.
Gennaro De Cicco