Chi non raggiunge l’uva dice che è amara

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16 mesi fa la città di Acri ha riconfermato Pino Capalbo e la sua Maggioranza sulla base dei risultati ottenuti. Risanamento dell’ente lasciandolo con un avanzo di amministrazione. Complimenti da parte dei comuni vicini e del 49.69 per cento al primo turno e di quasi il 52 al secondo nonostante il sostegno dell’altra coalizione al candidato Zanfini. In questi 6 anni sono state consegnate 6 scuole, appaltati lavori per 12 milioni di euro, manutenzione stradale delle strade principali dopo 13 anni, rigenerazione urbana di piazze e consegna lavori casa di riposo, espletamento procedure concorsuali ferme al 2013. Progetti presentati per altri 8 milioni di euro fondi pnrr. Dovremmo essere tristi?

La tristezza è uno stato d’animo che affligge chi non avendo raggiunto l’uva dice che è amara. È il caso dei piccoli consiglieri di forza Italia, temporaneamente di Forza Italia avendo girato l’arco costituzionale di tutti i partiti in pochissimi anni. Si sa la coerenza non è da tutti. Nascondersi dietro liste civiche per poi tradire il mandato degli elettori, ma si sa la contraddizione è figlia di un certo tipo di politica che non ci appartiene. Il 2027 se non cambieranno nuovamente collocazione potranno ripresentarsi e sperare di fare meglio. Diversamente se ne dovranno fare una ragione. La città di Acri li ha pesati e sono risultati mancanti in termini di idee progettuali, capacità politiche programmatiche e coerenza. Sorridete in modo tale da farvene una ragione.

Acrinsieme

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