Sabato la presentazione del libro “Chi tiempu fa?”, di Giuseppe Abbruzzo

Sabato, nel Caffè Letterario, alle ore 16:30, verrà presentao il libro “Chi tiempu fa?”, di Giuseppe Abbruzzo, Apollo edizioni.

L’iniziativa è promossa dal Rotary Club di Acri e dalla Fondazione Padula, con il patrocinio del Comune e si terrà nell’ambito della XXIII edizione di Assaporagionando.

Dopo i saluti di Dott. Natale Zanfini, presidente del Rotary Club di Acri, e di Carlo Franzisi, presidente di Assaporagionando, sono in programma gli interventi di Mario Bonacci, assessore comunale alla Cultura; Giuseppe Cristofaro, presidente della Fondazione Padula; Antonietta Merincola, responsabile di Apollo Edizioni; e Raffaele Cirino, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical. Dialogherà con l’autore Piero Cirino, direttore di Acrinews.it.

L’evento sarà l’occasione non solo per discutere del libro, ma anche della notevole e incessante produzione dell’autore, storico, cultore di storia patria, giornalista e saggista.

Il libro è un’originale raccolta di testimonianze su come il popolo si serviva della meteorologia per orientarsi in un mondo arcaico, che mancava di tutto e dove la scienza o non era o non poteva ancora definirsi tale.

In un simile contesto, affidarsi all’osservazione del cielo risultava, spesso, assai più affidabile rispetto alla scarsità di strumenti e certezze che era in grado di fornire il sapere del tempo.

In maniera analitica, l’autore passa in rassegna i vari aspetti, a cominciare dalla semplice osservazione del cielo per trarne notizie sul presente e sul futuro. Gli astri, la luna, le stelle, tutti assumono, in definitiva, un ruolo e un significato per trarne auspici e strumenti per orientarsi in un mondo pieno di insidie e incertezze. Così come il vento, a seconda della direzione in cui spira, è portatore di messaggi diversi a volte propizi, a volte meno.

La pioggia, i mesi, le stagioni, tutto era materia di interpretazione e orientamento. Notevoli le fonti originali a cui l’autore ha attinto, che danno al testo la dignità del saggio. Giuseppe Abbruzzo rappresenta, col suo essere discreto e umile, la memoria storica della nostra città.

Con il suo incessante la voro di ricerca, l’autore ci ha lasciato non solo quarant’anni di “Confronto”, che sono una testimonianza preziosissima per le notizie, le testimonianze e le firme autorevoli che ospitò, ma anche un mondo in cui ciascuno può ritrovarsi e identificarsi.

Notevole la produzione di testi originali su Padula, G.B. Falcone, sulle origini di Acri, su proverbi, sulla tradizione del Natale in Calabria di uno studioso attento e rigoroso. Tante le attestazioni di stima ricevute da Giuseppe Abbruzzo per la sua preziosa attività di ricerca; tra queste ci piace ricordare quanto affermato dal prof. Giuseppe Galasso in occasione della presentazione ad Acri della riedizione de “Il Bruzio” di Vincenzo Padula nel 2010.

In quell’occasione, Galasso ebbe ad affermare “tanti hanno scritto su Padula, ma credo sia giusto riconoscere che l’unico che ha detto qualcosa di nuovo su questo intellettuale è stato Giuseppe Abbruzzo”.

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