Minoranza priva di contenuti

Ennesimo scivolone della maggior parte della minoranza.

Ma partiamo per ordine: il 3 ottobre, in tarda serata, la segreteria riceve una pec di richiesta consiglio comunale aperto sul parco eolico.

Accolta da me, ma anche dall’intera maggioranza. Abbiamo concesso tutti i 20 giorni, previsti dal regolamento, alla minoranza per prepararsi su un argomento, che comunque già doveva essere di loro competenza in quanto promotori della stessa richiesta. Ma nulla, ignoranza allo stato puro (ovviamente quando parlo di ignoranza mi riferisco esclusivamente al tema oggetto di discussione). 

In questi 20 giorni il loro unico compito era quello di invitare associazioni e tecnici, ma purtroppo non è pervenuta nessuna richiesta, o semplicemente hanno ricevuto una serie di NO.

Siamo stati noi della maggioranza ad invitare esperti del settore e anche associazioni non del tutto favorevoli al Parco eolico (anche verbalmente come da accordo nella conferenza capigruppo). Questo deve far riflettere sulla nostra apertura verso tutte le idee, anche se queste a volte risultano in contrasto con le nostre.

Il 20 ottobre si è tenuta una commissione consiliare dove abbiamo potuto toccare con mano la totale  impreparazione dei consiglieri di minoranza verso un tema tanto importante per la nostra comunità. 

Vi dirò di più, nella stessa commissione, un consigliere di minoranza ha esordito dicendo che a stabilire il luogo del parco eolico deve essere il comune, incurante del fatto che l’individuazione dell’area avviene attraverso studi particolari, come la misurazione del vento. Vi lascio immaginare il nostro sgomento. E a dirla tutta qualche risata è scappata anche dai banchi della minoranza.

Per quanto riguarda il rispetto del regolamento si è già espresso il Segretario Generale. Di cui ho tanta stima istituzionale e quindi non mi permetterei mai di mettere in dubbio la sua preparazione.

Arrivati al giorno del consiglio, chiedono nuovamente di rinviarlo perché privi di ogni argomentazione. Il Consiglio esprime parere negativo e quindi la prassi e il regolamento prevedono che i firmatari della relazione ne diano lettura. 

Vergognandosi della stessa relazione, i firmatari, si sono sottratti da questo compito (e hanno fatto bene perché si tratta di una relazione davvero tanto imbarazzante).

Quindi, vuoi per tenerezza, vuoi per velocizzare il tutto ho deciso di darne lettura io. A quel punto ho dato la parola al Sindaco che si è espresso nel merito della mia proposta e poi NUOVAMENTE  al consigliere Angelo Cofone, che non si è espresso nel merito ma ha iniziato a parlare di “bicchieri di vino”. 

Ho ripreso la parola per dare lettura della relazione, perché così si fa ad inizio consiglio e ho assicurato al consigliere Angelo Cofone che avrebbe avuto modo di dire le sue motivazioni in fase di discussione.

Sorvolo sulle “urlacchie” perché non sono degne neanche di essere citate.

Prossimi all’entrata del grande fratello, i consiglieri di minoranza, conducono una conferenza stampa. 

Con tutta onestà l’unica cosa che ha veramente attirato la mia attenzione è stato il meraviglioso sfondo della nostra città, per il resto tante inesattezze e tanta amarezza nel non essere in grado di sostenere alcun progetto.  

Per quanto mi riguarda Acri sa chi sono io. Cosa faccio per la collettività da sei anni a questa parte. 

Acri sa anche che non ho bisogno di ELEMOSINARE le attenzioni di nessun Onorevole di turno per raccattare incarichi pubblici. 

Acri sa che non ho bisogno di utilizzare i social per scrivere “articoletti” con il solo scopo di recuperare clienti/consensi. 

Acri sa che i “cambi di casacca” appartengono a chi non ha un vero principio politico.

Il chiacchiericcio lo lascio a chi non è capace neanche di tenere un dialogo civile e costruttivo, ma soprattutto lo lascio a chi fa della politica un interesse personalistico.

Io vado dritto per la mia strada.

Simone Bruno, presidente del consiglio comunale di Acri

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