Riavvolgiamo il nastro…
Mi ritrovo a scrivere sulla vicenda della Fondazione Padula per replicare, ancora una volta, alle affermazioni di chi, sicuramente “ha custodito gelosamente la Fondazione”, ma continua a narrare una verità parziale dei fatti.
Come premettevo, riavvolgiamo il nastro!
In seguito ad un confronto con il Sindaco, il 9 Giugno, in accordo con lo stresso, ho incontrato il presidente Cristofaro per discutere del Consiglio di Amministrazione previsto per il pomeriggio.
In tale occasione, ravvisata la volontà, da parte del Sindaco, di giungere alla nomina di un nuovo presidente, ho condiviso con Cristofaro il proposito (sempre in accordo con il primo cittadino) di conferirgli la Presidenza Onoraria, carica che avrebbe rappresentato, non solo un attestato di stima per il lavoro svolto negli anni, ma anche un’idea di continuità con le finalità e l’etica della Fondazione stessa.
Brusco e categorico il rifiuto di Cristofaro.
Sempre nella stessa circostanza, si è discusso della necessità di una revisione dello Statuto, ritenuto, da più parti, obsoleto (redatto negli anni 80) e non conforme.
In merito alla seduta del 9 Giugno scorso, ed invito Cristofaro a pubblicare il verbale, tengo a ribadire che non ho assistito! La mia breve presenza si è limitata all’inizio della riunione per portare, per garbo istituzionale, un saluto quale soggetto delegato dal Sindaco. Ad inizio dei lavori, sono quindi, scesa nel cortile della sede della Fondazione (anche di questo ho i testimoni). Ho preso parte, successivamente, alla riunione – dopo la chiusura del primo punto all’ODG – come uditore, quando mi è stato chiesto dal Sindaco. Tengo a precisare che il Prof. Cristofaro non era presente.
Questo l’ordine del giorno, stilato da Cristofaro(che allego):
1) Nomina dei 4 delegati
2) Nomina del presidente e del Vice- presidente.
All’atto di questo procedere, dunque, i delegati sono stati nominati in quella seduta e, dunque, non essendo presenti non hanno potuto, affermare che la scrivente ha avuto un atteggiamento “arrogante ed antistatutario” come Cristofaro afferma in una missiva pubblica in cui a nome di: Malito, Fanelli ed Abbruzzo censurava, a dir poco inopportunamente, il mio atteggiamento.
Ma di questo episodio discuteremo nelle sedi opportune, considerato anche un dato evidente a tutti, tale missiva non risulta firmata da Cristofaro né, tantomeno, da Malito, Fanelli e Abbruzzo.
Colgo l’occasione per ricordare che ho dato il mio contributo umano e professionale alla Fondazione Padula, affiancando per diverse edizioni Cristofaro, nell’organizzazione del premio, cito solo la giornata dedicata all’ambiente, da me realizzata e la collaborazione fattiva, nel 2019, in occasione della Fiera dei calabresi in Toscana (anche in questo mi smentisca, se può).
Mi avvio alle conclusioni, chiarendo, che non ho mai imposto la mia presenza (al contrario di qualcun altro) ne ho agito “maldestramente”.
I soci fondatori hanno, all’unanimità, nella valida seduta del 9 Giugno, indicato la mia persona per la carica di Presidente, solo, come ammette Cristofaro stesso, l’intervento del Sindaco ha “bloccato” la successione in quell’occasione, mettendo a verbale che Cristofaro, in tempi ragionevoli avrebbe rassegnato le dimissioni e proceduto all’avvicendamento.
Questi i fatti, non chiacchiere costruite a tavolino nel tentativo di confondere i termini della questione.
Un quesito voglio porre ai lettori, chi nella manifestata volontà del cambiamento, sottolineata, nella seduta da tutti i soci fondatori, non si sarebbe dimesso e relazionato sul suo (lungo) mandato! Intanto, si potrebbero esibire i documenti della Fondazione richiesti, ripetutamente, da più tempo e da più parti!
Perché, solo adesso, Cristofaro parla di “lavorare” per il nuovo Presidente…..?
Per quanto mi riguarda, ritengo giusto che d’ora in avanti la vicenda si affronti e venga chiarita nelle sedi e nei tempi opportuni; ho già dato mandato all’Avvocato Sergio Algieri, affinché, venga tutelata la mia persona.
“Bel tempo non ha paura dei tuoni”!
Angela Forte