Il pericolo di sempre della Destra in Italia
Con grida di manzoniana memoria questa Destra continua imperterrita, a colpi di decreti, ad annunciare svolte epocali di politica interna ed estera, salvo, subito dopo, a dimenticare ogni promessa e a spingere sempre più avanti attacchi feroci allo Stato sociale, ai diritti fondamentali del vivere civile. Lo scopo finale è quello di favorire esclusivamente il suo elettorato neofascista, corporativista e antieuropeista, e fortemente interessato a distruggere lo Stato sociale:
così, dalla sera alla mattina si toglie il reddito di cittadinanza e si buttano nella miseria migliaia di famiglie; si promette, con un decreto burla di Cutro, il contenimento del flusso dei migranti, ma subito dopo si assiste allo sbarco di migliaia e migliaia di poveri cristi a Lampedusa, dove solo la generosa accoglienza della gente, che certamente non è ricca, riesce ad evitare la tragedia perché il Governo è stato incapace anche di offrire una bottiglia d’acqua a quegli stessi disgraziati; una vera vergogna, contro cui si pronuncerà non solo Guterres, Presidente dell’ONU, ma addirittura la stessa Polonia, pure amica di cordata della esilarante ‘patriota’. Ma lei, con grande nonchalance, invoca il ritorno ai valori di Dio, Patria e Famiglia, senza considerare che lei stessa non si è mai sposata secondo il rito di Santa Romana chiesa; non solo ma fa la premier con la Lega che non smette mai di ‘assaltare’ la Patria con le varie pagliacciate dei giuramenti di Pontida ed altri colpi mancini alla democrazia.
Qualcuno potrebbe dire che queste contraddizioni sono soltanto giochi innocui e inevitabili di chi governa; ma la verità è molto diversa perché, sotto sotto, si sta materializzando come un ectoplasma una drammatica politica delinquenziale di distruzione dei beni pubblici più importanti: la sanità sta scivolando sempre più nelle mani voraci dei privati; e adesso, a colpi di decreti, si vuole smantellare anche la Scuola. Sì, il Ministro Valditara ha annunciato che presto gli istituti medi superioni di secondo grado verranno compressi in quattro anni e affiancati poi da ectoplasmi di là da venire, corsi post diploma, affidati, come nel passato, certamente ad altri fantomatici ‘carrozzoni’ privati o regionali.
Così facendo, la Destra neofascista in modo strisciante farà il taglio più consistente di tutti i tempi alla Scuola pubblica: eliminerà migliaia di posti di lavoro a docenti e non e condannerà milioni di giovani, appartenenti alle classi più povere, ad un analfabetismo di strada ancora più pesante, laddove invece, sempre questa destra truffaldina, va dicendo che la violenza si combatte soprattutto tenendo più a lungo i giovani a scuola con corsi di studio più seri e in strutture scolastiche più adeguate, non fatiscenti.
A questo punto non posso non auspicare che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della democrazia trovino il modo di opporsi tempestivamente a questa deriva autoritaria, per evitare che si vada nuovamente verso l’abisso dell’irreparabile; ricordiamoci che in Italia, purtroppo, non siamo nuovi a queste iatture, perché come latini ci innamoriamo sempre dei ‘bambini prodigio’, e li amiamo in genere per due decenni.
Vincenzo Rizzuto