Bagno di folla per Gigi D’Alessio. “Festival d’estate Acri” da record
Gigi D’Alessio ha riempito l’Anfiteatro e ha messo il suggello sulla prima edizione del “Festival d’Estate Acri”. Sebbene le sensazioni alla vigilia fossero positive per il concerto di ieri sera, sarebbe ingiusto e pericoloso dare certi risultati per scontato.
Occorre ancora smaltire le tossine di un impegno di mesi, ma qualche riflessione a caldo è possibile farla.
Innanzitutto complimenti a Giuseppe Belsito, imprenditorie locale, che è riuscito a creare consenso e coinvolgimento intorno al progetto. E’ stato il suo contagioso entusiasmo ad alimentare un’idea che è stata coccolata fin dal suo stato embrionale.
La sua squadra è stata encomiabile, ragazzi che non si sono risparmiati per portare a casa il risultato.
Quattro eventi programmati, tre realizzati per la defezione di Piero Pelù, alle prese con un fastidioso problema all’udito. I Modà e Gigi D’Alessio hanno segnato numeri record; Fabri Fibra non ha fatto il pienone, ma solo i più inguaribili ottimisti potevano sperare in un afflusso superiore a quello registrato.
Non ci sono dati ufficiali in ordine al concerto di Gigi D’Alessio, ma non sarebbe peregrino parlare di circa 5000 persone sulle gradinate dell’Anfiteatro di Via della Sila.
Sono risultati da salutare con ottimismo, Acri ha bisogno dell’intraprendenza di una classe imprenditoriale che non sempre in passato si è mostrata all’altezza, preferendo il piagnisteo e la retorica delle istituzioni che non funzionano all’autocritica.
Giusppe Belsito e soci hanno fatto e il Comune ha fatto fare. E’ tutta qui la formula del successo. Occorre calibrare il giusto equilibrio, perché si fa con le istituzioni, non nonostante le istituzioni.
Finito il concerto, tutti nelle strade e nelle piazze del centro cittadino per la Notte bianca.
Sulla coincidenza dei due eventi, personalmente ho più di un dubbio. Non c’è il conforto dei numeri, ma la semplice osservazione comparativa. Se si mettono in relazione i dati sulle presenze dello scorso anno, quando la Notte bianca è stata fatta senza eventi trainanti, e quelli di quest’anno, probabilmente ci si accorgerà che il concerto di Gigi D’Alessio non ha apportato significativi contributi alla presenza di persone agli eventi notturni.
Sono convinto che separando le due manifestazioni si sarebbe potuto ottenere di più, ma è una semplice opinione personale che non pretende certo di essere altro.
In ogni caso, se si avrà la giusta serenità nell’analisi della serata, i risultati di quest’anno, senz’altro ragguardevoli, potranno essere ulteriormente migliorati in futuro. Magari scopriremo pure che in molti casi è inutile inseguire il falso mito del profeta di oltre confine.
Piero Cirino