Ospedale: appello al senso di responsabilità della politica e dei cittadini

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Visto il Decreto n.198 del 12 luglio 2023 recante modifiche ed integrazioni al DCA 64 del 2016 che riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo dipendenti;

– consapevole che in questo momento si stanno decidendo le sorti del nostro ospedale;

– convinto che da questa prima stesura  il nostro presidio ospedaliero  non solo non sarà  potenziato, come tutti speravamo, ma sicuramente sarà  depotenziato , in quanto:

–  sono stati ridotti alcuni posti letto, come ha fatto già notare il Sindaco  Capalbo nelle osservazioni inviate al Commissario Occhiuto;

 non è  prevista la Chirurgia, se non per il day surgery;  eppure noi abbiamo sia sale operatorie d’eccellenza e funzionanti e sia ottimi chirurghi in servizio;

 non si parla più del reparto di medicina come unità complessa, cioè  con la presenza di un primario;

– non  si prevede più la presenza della ginecologia;

– non si  prevede più  il reparto di radiologia come servizio funzionante anche per gli esterni, nonostante abbiamo  Tac e Risonanza di ultima generazione;

– non si parla del pieno funzionamento del laboratorio di analisi;

– non si capisce quale è  e neppure è citato ,  il ruolo e l’attività  del pronto soccorso. Potrebbe non essere più  previsto?

– non si parla di presenza di Anestesisti e  medici di Radiologia; 

– non si parla di  aumento di personale medico e infermieristico. , anzi attualmente addirittura medici ed infermieri vengono dislocati in altri ospedali o in altri ruoli o mansioni ; 

–  è  scritto in maniera contorta e poco comprensibile  che   se passa questa riorganizzazione     il nostro sarà semplice ospedale di comunità“, cioè  un poliambulatorio con dei posti letto di medicina.   Niente di quello che  serve ad Acri, niente di quello che ci aspettavamo dalla nuova organizzazione della sanità  ad Acri. Non avremo niente di cio che ci spetta.

Preso atto di tutto ciò,  il nostro comitato, consapevole che una sola forza (sia essa fatta di comitato di cittadini o Associazioni o Sindaco o  forze di maggioranza  o forze di minoranza) non potrà mai avere lo stesso peso e la stesso potere contrattuale di un intero paese unito per il raggiungimento dello  stesso obiettivo;

Avere un ospedale   , che  dia certezza ai cittadini di Acri e dei paesi limitrofi di poter vedere garantito pienamente il proprio diritto alla salute. 

Tutto ciò è  rafforzato ulteriormente dal fatto che Acri è  un paese di montagna con una viabilità  estremamente difficoltosa.

Per tali considerazioni vogliamo chiedere al Sindaco ed al Consiglio comunale di Acri nella sua interezza, alle forze politiche acresi,  alle associazioni, ai  comitati di cittadini , diunire le forze e redigere un documento congiunto che evidenzi le necessità  della nostra comunità  rispetto alla sanità, mettendo da parte tutte quelle che possono essere state divergenze passate, appartenenze politiche o idee differenti, ma ragionando solo come cittadini acresi attenti e consapevoli che se oggi non tuteliamo il nostro Ospedale domani saremo anche noi responsabili delle decisioni negative prese da altri.

Il comitato propone un Consiglio comunale aperto, che coinvolga anche i paesi limitrofi,  per redigere una proposta unitaria  per il bene della comunità 

Restiamo in attesa di una risposta della  politica e  ci auguriamo una netta presa di posizione e partecipazione di tutti i cittadini.

Ci aspettiamo che per una volta la politica abbandoni gli interessi di parte e faccia convintamente ciò  che è  utile alla collettività.

Il Comitato “Uniti per l’‘ospedale Sant’’Angelo d’’Acri

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