E’ vero: “Il  sonno della ragione produce mostri”

La pandemia del Covid in due anni ha finito per fiaccare del tutto il “pensiero debole”, che già da decennigoverna l’Europa intera, compresa la nostra piccola Italia.

Il fenomeno, poi, assume contorni inquietanti in alcune realtà, come nelnostro amato Altopascio e nel suo hinterland, dove ormai si dorme a sette cuscini e si sognano praterie celestiali non solo da parte di chi è stato insignito di cariche politico-amministrative, ma anche da parte dei giovani, degli studenti, della collettività tutta; nessuno si accorge che piano piano, a passi felpati, tipo ‘pantera rosa’, alla ‘humma humma’, gli stanno sfilando anche le mutande: gli hanno chiuse le scuole, i tribunali, gli ospedali, gli ambulatori, gli uffici postali, e le donne hanno ripreso a partorire nelle autoambulanze e nelle macchine senza alcuna assistenza sanitaria, un po’ come avveniva nei primi anni venti, prima che si aprisse l’ospedaletto ‘Charitas’ del beato Greco.  E tutto questo scippo nonsuccede solo ad Altopascio, si verifica anche nei paesi limitrofi che, invece di confederarsi e scendere uniti in piazza almeno ad ‘ululare’, preferiscono riposare dormendo giorno e notte. 

Né c’è Partito, Sindacato, deputato, senatore o consigliere regionale, di opposizione o di maggioranza, disposto a non dormire per portare sull’agorà una sola voce di riscatto; il buon Totò direbbe: “Tutti fottono e se ne fottono”.

Tutto questo mi fa andare indietro negli anni e mi fa dire che forse quei figli di p…, che ci chiamavano pazzi quando ci agitavamo per aprire scuole e ospedali, per portare luce e strade nelle campagne, avevano ragione; anche se poi finisco sempre per concludere che se non avessi i miei anni, ritornerei ad ‘ululare’ con i miei scalmanati compagni, convinto che il sonno sa di morte!

Vincenzo Rizzuto

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