Il gelato fa ingrassare? Come inserirlo nella dieta? Ecco alcuni consigli

D’estate è un alimento irrinunciabile. Anche se siamo a dieta possiamo concederci qualche strappo alla regola gustando di tanto in tanto un gelato in sostituzione di un pasto ma attenzione: le calorie e i grassi variano a seconda dei gusti che scegliamo.

Ha origini antichissime e mette d’accordo proprio tutti. Con l’arrivo della stagione calda, poi, per tutti arriva, immancabile, la voglia di gustarsi un bel gelato. È forse l’unico alimento che ce la fa a sostituire il desiderio di un pasto completo. È una dolce e fresca bontà cui difficilmente si riesce a rinunciare. Ma come la mettiamo con calorie e dieta? Il gelato fa ingrassare?

Tanto vale dirlo subito: il gelato è sì un alimento calorico (anche se molto digeribile) ma potete concedervi qualche strappo alla regola. Il consiglio però è sempre quello di non esagerare e di scegliere il tipo di gelato più sano. Va precisato infatti che non tutti i gelati hanno lo stesso apporto calorico e la stessa dose di proteine, grassi, vitamine e minerali.

Gelato e dieta dunque potrebbero andare d’accordo, a patto di consumarlo non in aggiunta ma in sostituzione di altri alimenti. Stiamo parlando di un ‘dolce’ e come tale il gelato di tanto in tanto può sostituire alimenti contenenti carboidrati come pane, pasta, riso, in quantità tali da rispettare il complessivo apporto calorico.

Il gelato, infatti, è ricco di zuccheri semplici e di grassi ed è privo di fibre, quindi non può essere considerato un sostituto del piatto completo, che dovrebbe apportare nella giusta proporzione carboidrati complessi (presenti nei cereali integrali, ad esempio), proteine (animali o vegetali), grassi “buoni” (come l’olio extravergine d’oliva) e fibre (contenute nelle verdure, nei legumi, nella frutta e nei cereali integrali).

Se è vero che nutrizionalmente non è del tutto corretto sostituire il gelato con un pasto, è vero anche che un’eccezione alla regola ogni tanto è consentita. Attenzione però: c’è gelato e gelato e le differenze caloriche tra l’uno e l’altro non sono marginali.

La prima differenza da fare è quella tra gelati al gusto frutta e gelati al gusto crema. Se 100 grammi dei primi apportano circa 100 kcal, con la stessa quantità del secondo tipo si introducono circa 218 kcal. Più del doppio. Questo perché differenti sono le preparazioni e gli ingredienti utilizzati. I principali ingredienti di un gelato tipo sono latte, zucchero e uova, con i quali si produce la base. I vari gusti sono poi ottenuti aggiungendo altri ingredienti, quali nocciola, frutta, cioccolato, panna, caffè, e così via. I gelati alla frutta sono meno calorici di quelli alla crema, che oltre agli zuccheri contengono grassi. Inoltre i primi generalmente non contengono latte o panna, a differenza di quelli alla crema, ed è proprio questa differenza che consente di non ‘sforare’ con calorie e grassi. Meglio ancora dei gelati alla frutta sono i sorbetti, a patto che non siano eccessivamente dolcificati.

Un gelato di qualità deve essere cremoso e meno si sentono i grumi di ghiaccio meglio è. Un altro indizio che ci dice della qualità e genuinità del gelato è lo sciogliersi o meno in fretta. Soprattutto se la temperatura è elevata (come lo è in estate), se il nostro gelato non si scioglie facilmente allora è probabile che contenga grassi vegetali idrogenati ed è meglio evitarlo.

Il gelato oltretutto ha anche delle proprietà nutrizionali non trascurabili. Infatti, poiché il latte è uno degli ingredienti principali, esso ha buone quantità di calcio, fosforo, vitamina A e alcune vitamine del gruppo B (essenzialmente B1 e B2). I gelati alla frutta invece sono ricchi di fattori vitaminici antiossidanti derivanti dalla frutta stessa, mentre latte e uova contenuti nelle creme aggiungono un buon apporto di proteine ad alto valore biologico e di grassi a catena corta di facile digeribilità.

Gusti a parte, un’altra differenza di rilievo è tra i gelati artigianali fatti dalle gelaterie e quelli confezionati che si trovano in bar e supermercati. Sembra scontato ma meglio precisare che vanno preferiti senz’altro i gelati artigianali a quelli confezionati, che a differenza dei primi sono più ricchi in grassi. Un gelato confezionato presenta infatti sempre oli vegetali (olio di palma, olio di cocco, ecc) e dunque più grassi, e può contenere anche additivi come coloranti, emulsionanti, stabilizzanti e aromi.

Ultima annotazione: i gustosissimi coni e le gustosissime cialde vanno ad aumentare l’apporto calorico e di grassi che introduciamo con il gelato in sé quindi meglio sarebbe gustare il gelato nella tradizionale coppetta.  Buona estate a tutti!

Antonia Cassavia

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