Paolo Guido è cittadino acrese
Vibrava la tensione tipica delle date storiche oggi pomeriggio nella sala consiliare del palazzo Sanseverino-Falcone, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Acri al magistrato Paolo Guido.
Non era soltanto per le tante autorità presenti o perché il procuratore aggiunto alla Dda di Palermo è stato tra i protagonisti della cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, ma per l’aura magnetica che la sua persona riesce a emanare.
Durante il suo intervento, il magistrato ha voluto innanzitutto ricordare “che i successi contro la mafia sono sempre una sinfonia di voci, di uomini dello Stato che combattono questa lotta quotidianamente”.
Quanto Paolo Guido tenga a questo riconoscimento è rappresentato dalla voce rotta dall’emozione, che l’ha costretto a fermarsi più di una volta, soprattutto quando ha ricordato i suoi trascorsi acresi.
Suo padre Alfonso, viceprefetto a Cosenza, era di Acri. Le sue visite estive, “i gelati al “Bar Piscitelli”, le scorribande per le strade del centro. Guido si è detto “onorato di essere finalmente un acrese, come voi”. Poi un pensiero a suo papà, “che mi ha insegnato a stare sempre un passo indietro”.
In sala le figlie Alice e Cecilia (“i miei due gioielli”), insieme ad altri parenti e amici. C’era anche zia Domenica, che a 98 anni non se l’è voluta perdere e ha raggiunto Acri arrivata da Messina.
Scherzando sulle condizioni della strada che porta ad Acri, Guido ha ricordato come sia “nelle stesse condizioni da cinquant’anni, altro che Ponte sullo Stretto di Messina”.
Nel suo intervento, il Sindaco Pino Capalbo ha voluto sottolineare l’impegno del magistrato, “il cui operato fa crescere la fiducia dei cittadini nella giustizia”, ma anche l’uomo, “che rifugge ogni tipo di protagonismo”.
Per le opposizioni consiliari ha preso la parola Nicola Feraudo, che ha proposto il conferimento della cittadinanza onoraria a Guido, poi votata all’unanimità. Feraudo si è soffermato sull’azione di contrasto alla mafia portata avanti dal magistrato e sulle sue qualità umane. Ha poi evocato i legami familiari. Alfonso Guido, padre di Paolo, infatti fu padrino di cresima del nonno omonimo del consigliere comunale.
Per la maggioranza è intervenuta Franca Sposato, rimarcando il valore dell’esempio sia dell’uomo di legge che della persona.
Nella sala consiliare, oltre ai sindaci di Vaccarizzo Albanese, San Cosmo Albanese e Bisignano e alla vicesindaca di Luzzi, ai consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua, anche tante altre autorità civili e militari.
Piero Cirino
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