I Modà riempiono l’Anfiteatro, per una serata da record. Inizio col botto per la stagione estiva

La stagione estiva dei concerti all’Anfiteatro comunale inizia col botto. Ieri sera i Modà hanno riempito la struttura di Via della Sila come non si vedeva da tempo.

E’ l’unica data calabrese di Checco e soci e fin da quando la demmo come indiscrezione nello scorso mese di febbraio la notizia suscitò interesse ed entusiasmo.

Poco meno di quattromila persone, molte provenienti da fuori, hanno partecipato a uno spettacolo durato poco meno di due ore e durante il quale si sono snodate tappe di un percorso artistico ventennale.

Acri si è dimostrata pronta ad accogliere un flusso di fan notevole accorsi da ogni dove.

Con apposita ordinanza del sindaco, per l’occasione vi è stata la proroga dell’apertura notturna dei locali fino alle 3:00 e molti ne hanno approfittato. Così come le strutture ricettive hanno ospitato quanti hanno deciso di trascorrere qui la notte.

I tempi delle vacche grasse delle migliaia di euro di contributi da parte della Regione, con il Comune che si faceva manager di concerti, è alle spalle, ma si aprono quelli di imprenditori coraggiosi e, come l’evento dei Modà ha dimostrato, capaci.

Complimenti a Giuseppe Belsito e soci, a “Festival d’estate”, organizzazione efficiente e dimostrazione che si può fare, e si può fare bene.

Non era semplice al debutto gestire e soddisfare le tante esigenze che un simile cimento comporta, ma l’organizzazione c’è riuscita ed è un’ottima notizia.

Ora ci sarà tempo per riflettere e ripartire. I prossimi eventi saranno in agosto: l’01 Fabri Fibra, l’11 Gigi D’Alessio, il 19 Piero Pelù.

Personalmente ho unica perplessità sulle date: perché fare tre concerti in 19 giorni (quattro, se si aggiunge quello di Luigi Strangis, in programma il 10 agosto) e lasciare luglio completamente scoperto?

Tradizionalmente ad agosto Acri si riempie, soprattutto per il rientro di tanti migranti, e non c’è giorno in cui non vi siano manifestazioni all’aperto, anche talvolta con inevitabili sovrapposizioni. A luglio c’è il deserto, è il mese che l’acrese dedica al mare. Piazzare dei concerti durante questo mese significherebbe portare gente ad Acri in un periodo in cui gente ad Acri non ce n’è.

E’ una mia riflessione a voce alta, che consegno umilmente agli organizzatori per il futuro, ma questo non inficia il successo di ieri sera e il contributo che simili eventi possono dare alla crescita di una comunità.

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