“Oy”, un brano che tocca nel profondo
Ho appena finito di ascoltare più volte il brano ‘Oy’, composto dal Maestro Danilo Guido ed eseguito con il suo saxon soprano al campo di Ferramonti insieme al tamburo di Leon Pantarei per ricordare le vittime dei campi di concentramento nazifascisti.
E’ un pezzo di raffinata fattura, delicatissimo, che evoca sentimenti di una empatia struggente, segno inequivocabile di rara pregnanza; un pezzo che vorresti non finisse mai con solo sei minuti, ahimè, di durata, durante cui il saxon, con i suoi suoni delicatissimi, appena sussurrati, scende nel profondo dell’animo e lo rapisce con mestizia, mentre i colpi, altrettanto delicati, di Leon Pantarei ‘stampano’ nella memoria in modo indelebile una tristizia infinita per la sofferenza di quanti sono stati massacrati dalla pazzia umana in quei campi della vergogna eterna.
E’ davvero bello quest’altro lavoro di Danilo, che avevo avuto il privilegio di apprezzare già in un altro suo concerto ad Acri nell’agosto del 2021.
Vincenzo Rizzuto