Il parco eolico e i conti con l’oste

La realizzazione del parco eolico in località Crista finora è rimasto confinato nella sala consiliare di palazzo Sanseverino-Falcone e nei relativi comunicati con cui sono state cristallizzate le posizioni politiche dei diversi gruppi presenti nelle assise.

Sui social c’è di tutto; per carità, ognuno è libero di esprimere la sua, ma basta poco per capire che si tratta in molti casi di una lotta di partigianeria politica.

Capita anche che si chieda di delineare la forma, se esiste, di un’associazione politica e che arrivi la replica di un impiegato di banca, infarcita di contumelie, in cerca, con geologico livore, di un quarto d’ora di visibilità. E sia, ma la ricreazione è finita.

Restiamo quindi alle sedi istituzionali per comprendere quanto sta accadendo a proposito del parco eolico.

Sul piano politico, la maggioranza sembra abbia capito la lezione e non commettendo lo stesso errore che fu fatto in occasione dell’ecodistretto.

In quella circostanza la coalizione che sosteneva il sindaco Pino Capalbo si disse a favore della costruzione della struttura, ma, senza che ancora oggi se ne sia compreso il motivo, decise di fare marcia indietro.

Ora, con il parco eolico, ha serrato i ranghi e con determinazione sta procedendo verso l’obiettivo. L’Enel in cambio ci ricostruirà il sistema della pubblica illuminazione.

E’ giusto? Ammetto, personalmente, di non essere in possesso dei dati necessari per esprimere una mia opinione. Oggi non saprei rispondere a questa domanda.

Tra le file della maggioranza c’è chi sembra essere stato folgorato sulla via di Damasco, modificando la propria opinione rispetto al passato, e questo ha esposto costoro alle inevitabili accuse di incoerenza politica da parte dell’opposizione.

Quest’ultima, con l’eccezione di Salvatore Palumbo, e quindi di Fratelli d’Italia, si è detta contraria.

La vicenda comunque si presta a più letture. Non è soltanto infatti una questione di schieramento a favore o contro le cosiddette energie alternative, ma ce n’è anche una di opportunità sul luogo in cui installare le pale eoliche. In soldoni: è giusto costruire un parco eolico ed è giusto costruirlo a Serra Crista?

Non ci sono verità sacrosante, ci sono argomentazioni, più o meno valide. Che ci si confronti su un tema così importante è cosa buona e giusta, a patto che non si tratti di una lotta tra guelfi e ghibellini e che non ci si schieri per partito preso.

In ogni caso, ho l’impressione che tra i dati immessi nella discussione manchi qualche attore protagonista. Ad esempio, tra i pareri vincolanti c’è quello che deve rilasciare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza.

Non è scontato che dia il via libera.

E se il parere fosse negativo? Avremmo fatto una bella discussione in consiglio comunale, che comunque va salutata con favore, ma con effetti solo accademici. Avremmo cioè fatto i conti senza l’oste.

Piero Cirino

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