Kefir: cos’è e quali sono le differenze con lo yogurt?
Il kefir è un tipo di prodotto lattiero-caseario fermentato che si ottiene aggiungendo al latte colture di batteri e lieviti.
I fermenti lattici si nutrono degli zuccheri naturali presenti nel latte e questo gli permette di moltiplicarsi, creando così una bevanda fermentata.
Esistono diversi tipi di kefir, tra cui il più comune è sicuramente il kefir di latte, ma c’è anche quello realizzato con latte vegetale, il kefir d’acqua, oppure quello realizzato utilizzando il succo di frutta.
Tutta questa varietà, unita al fatto che la cultura del kefir non è molto radicata nel nostro Paese, fa sì che le persone siano divise tra chi non vuole rinunciare ai benefici del kefir e chi, invece, teme alcune controindicazioni.
In questo articolo scopriamo allora cos’è il kefir, come si ottiene e qual è la differenza tra kefir e yogurt.
Cos’è il kefir e come si fa?
Il kefir è un latticino che si ottiene dalla fermentazione nel latte, di colture di batteri e lieviti (chiamati grani di kefir) che trova le sue origini nelle zone del Caucaso e in oriente, dove è considerato un vero e proprio toccasana.
Nonostante il nome, i grani di kefir non sono legati al grano o ad altri cereali, quindi questo significa che non c’è glutine, ma solo latte e fermenti lattici vivi.
La preparazione originale prevede che per la fermentazione dei grani si utilizzi il latte vaccino, di pecora o di capra, ma c’è anche il kefir non caseario fatto con latte vegetale, soprattutto di cocco o di avena.
Oltre a questi, esiste anche il kefir d’acqua che, essendo privo di latte ha meno fermenti e si ottiene aggiungendo lo zucchero. È molto apprezzato da chi segue una dieta vegetariana o da chi è intollerante al lattosio.
Inoltre, quest’ultimo ha anche il vantaggio di essere meno calorico del kefir di latte, con sole circa 20 calorie per 100 grammi.
I benefici del Kefir
Le proprietà del kefir sono conosciute dai tempi antichi, quando era considerato panacea contro tutti i mali. È infatti ricco di calcio e vitamina D, magnesio, fosforo e vitamina B12. Inoltre, è povero di grassi a seconda del latte utilizzato.
Sebbene la ricerca stia continuando a fornire delle evidenze, numerosi studi hanno portato alla luce alcuni benefici del kefir, se confrontato con il consumo di latte.
Nello specifico, assumere regolarmente il kefir permette di:
- Controllare il livello degli zuccheri nel sangue:
Ciò è stato dimostrato da uno studio in cui partecipanti che hanno consumato kefir hanno registrato livelli di zucchero nel sangue a digiuno significativamente più bassi rispetto a quelli che hanno consumato solo latte;
- Regolare i livelli di colesterolo:
I probiotici contenuti nel kefir possono avere un ruolo nella quantità di colesterolo che l’organismo assorbe dagli alimenti e possono anche influenzare il modo in cui l’organismo produce, elabora e utilizza il colesterolo;
- Mantenere un buon equilibrio intestinale:
Il kefir contiene alcune delle specie di batteri benefici che vivono nel tratto digestivo e questo significa che può aiutare a mantenere un buon equilibrio tra le specie;
- Combattere alcuni batteri nocivi:
Sembra inoltre che i batteri dei grani di kefir possano combattere alcuni batteri nocivi come Escherichia coli e Salmonella e prevenire infezioni, come gastroenteriti o infezioni vaginali.
Alcune controindicazioni al kefir
Sebbene le proprietà del kefir siano generalmente benefiche per il funzionamento dell’apparato digerente, molte persone che hanno uno stomaco o un intestino delicato, possono avvertire disagi come infiammazioni, dolori o diarrea.
Per tale ragione, il consumo è sconsigliato a chi soffre di patologie come Morbo di Crohn e sindrome del colon irritabile.
Inoltre, poiché il kefir è un alimento composto da lieviti e batteri, che sono generalmente controllati dal sistema immunitario, si raccomanda di evitarne il consumo alle persone immunodepresse.
E proprio per questa sua composizione, chi è intollerante al lievito potrebbe soffrire dei disagi.
Un aspetto che spesso viene ignorato riguarda la grande quantità di calcio contenuta nel kefir, che di per sé andrebbe anche bene, se non fosse che questo minerale può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci, come fluoruri, inibitori, tetracicline o bifosfati.
Inoltre, trattandosi di una bevanda a base di latte, è sconsigliato il suo consumo a chi presenta un’intolleranza al lattosio che, piuttosto, possono optare per la versione a base d’acqua.
Differenze tra kefir e yogurt
Le differenze tra yogurt e kefir riflettono i diversi modi in cui vengono prodotti.
Sebbene siano entrambi prodotti a partire dal latte, lo yogurt è denso, cremoso e va mangiato con il cucchiaio, mentre il kefir ha un aspetto più simile a uno yogurt da bere ed è facile da versare o sorseggiare.
Come lo yogurt, il sapore del kefir è aspro e acidulo, ma a causa del processo di fermentazione, il kefir può sembrare leggermente gassato perché i lieviti producono gas quando digeriscono gli zuccheri del latte.
Inoltre, sia lo yogurt che il kefir sono fermentati, o coltivati, ma lo yogurt è prodotto con soli batteri che avviano il processo di fermentazione creando così la consistenza cremosa dello yogurt.
Mentre il kefir è prodotto con una miscela di batteri e lieviti chiamata “grani di kefir”.
Quindi entrambi sono fonti di probiotici vivi, che aiutano a popolare l’intestino di batteri buoni, ma il kefir contiene più microrganismi amici dell’intestino e una maggiore varietà di ceppi batterici.
Anche perché il kefir fermenta più a lungo dello yogurt, il che significa più tempo per la crescita della popolazione probiotica.
Antonia Cassavia
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