Successo per la prima masterclass di Cineincontriamoci
Si è tenuta nei giorni scorsi la prima masterclass promossa da Cineincontriamoci. Una iniziativa che ha richiesto una straordinaria profusione di energie e dal risultato tutt’altro che scontato. I numeri dicono chiaramente che l’ennesima scommessa di Mattia Scaramuzzo è stata vinta.
Protagonista di questa prima edizione è stata Mariantonia Avati, figlia del regista Pupi, su “Recitare è un mestiere”.
Hanno partecipato 24 studenti, tutti di età diversa, con provenienze diverse, percorsi di studi diversi, ma anche attori già affermati come Carmelo Giordano.
“Un classe eterogenea – spiega Mattia Scaramuzzo -, che ha saputo ben comprendere quello che era il nostro obiettivo: per fare l’attore/attrice bisogna studiare, capire cosa chiede o può chiedere un regista durante un provino”.
Il workshop si è svolto presso la scuola Misasi di Cosenza, che ha fortemente creduto sin dal primo momento al progetto, insieme al dipartimento degli Studi Umanistici dell’Unical, coinvolto dal prof. Carlo Fanelli, dalle produzioni Old Cinema e Alfiere Production e con il patrocinio del Comune di Acri.
Per Scaramuzzo, “è stato un successo inaspettato, sold out, perché ci eravamo imposti un massimo di 20 persone e invece siamo andati ben oltre. È ovvio che il gioco di squadra ha funzionato. Questo ultimo tassello di Cineincontriamoci era necessario, doveva partire nel 2020, ma fu frenato dalla pandemia. Offrire un percorso serio, impegnativo e credibile ai nostri conterranei è indispensabile per chi promuove la settimana arte, creare rapporti diretti con i professionisti del settore, parlarci, mettersi alla prova non è un qualcosa che qui da noi avviene quotidianamente”.
Ora, “oltre agli ultimi appuntamenti primaverili di CineBookfood, ci prepariamo per la tredicesima edizione del festival, prevista per agosto sul delicato tema dell’oncologia pediatrica. Inoltre è già in programmazione la seconda masterclass”.
