Cittadini, svegliamoci dall’oblio

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Ci troviamo difronte a un’amministrazione sorda che non percepisce i disagi e non ascolta le istanze dei cittadini. Dal Pnrr all’attuale emergenza idrica, a suddetta amministrazione manca una visione globale: e questo si traduce in oneri e disservizi per la comunità.

A destare sconcerto è soprattutto la mancanza di progettualità. La maggioranza ad oggi ignora anche le situazioni più evidenti e pericolose, che possono portare anche a incidenti e a risarcimenti di danni che sono a carico delle casse comunali e quindi dei cittadini. Si è pensato di chiedere finanziamenti per progetti vecchi senza una preventiva discussione a partire dai reali bisogni della cittadinanza (guardiamo Palazzetto dello sport ad oggi nemmeno in funzione).

Oltre al degrado urbano che è sotto gli occhi di tutta la città, bisogna fare i conti anche con i continui disservizi creati da strutture chiuse e abbandonate da anni. Solo chiacchiere e promesse. Dimostrazione, ancora una volta, dell’inadeguatezza, dell’inefficienza e incapacità dell’attuale classe dirigente. Ritengo che una città come Acri, dove è presente un presidio ospedaliero, non può accontentarsi di una riapertura di un piccolo servizio, tutto ciò è vergognoso ed inaccettabile. Una amministrazione che si rispetti non può permettersi di trascurare un servizio primario, lasciando la città in totale abbandono e mettendo a rischio la salute dei cittadini. Infine è scandaloso che tutto ciò possa avvenire nel totale silenzio di tutti (minoranza compresa.)

Un altro grosso problema ancora irrisolto riguarda il sistema idrico che ad oggi presenta ancora perplessità. Si parla tanto, ma si realizza poco. Campa cavallo che l’erba cresce, infatti l’incuria e l’abbandono stanno prendendo il sopravvento e gli operatori del settore aspettano. Il problema è che taluni operatori politici interessati all’argomento in quanto vicini all’amministrazione tacciono.

Riguardo la questione spopolamento e chiusura delle attività commerciali locali, è chiaro a tutti che dovremmo invertire la rotta prima che sia troppo tardi. La colpa non è solo del sindaco, ma anche di chi lo mantiene lì (clientelisti e lacchè compresi), non sfruttando l’occasione della sfiducia anche tacendo colpevolmente.

Giorni fa leggevo che a Madrid 250mila persone scendevano in piazza e protestavano per far capire alla governatrice della regione che la deve piantare con la privatizzazione della sanità e i tagli a quella pubblica. Da noi in Regione e al Comune forse le vedi se vince lo scudetto una squadra. Perché qui ci mangiano vivi e noi applaudiamo pure.

Francesco Pellicorio

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