Spettacolo ridicolo e deplorevole
L’ ultimo consiglio comunale ha dimostrato il lato più penoso e patetico di questa consiliatura, con una parte dell’opposizione, sopita e ripiegata in un esercizio di puro stile retorico, e la maggioranza costituita da comparse, figure silenti ed ignavi che oltre tutto attaccano i cittadini sui social attribuendogli responsabilità riguardo la regressione di Acri. Sorge spontaneo una domanda, perché invece di inveire e puntare il dito di volta in volta contro tutti, non si inizia a fare un mea culpa sul quanto poco e male fatto fino ad ora?
Per il sindaco e la sua giunta le colpe sono addebitabili solo e solamente agli altri. Dimostrare di essere interessati al miglioramento della macchina amministrativa, cercando di valorizzare ogni risorsa affinché il singolo ingranaggio concorra all’efficace funzionamento dell’intero meccanismo è un concetto del tutto estraneo all’amministrazione in carica.
Ad Acri, purtroppo, gli ingranaggi della macchina amministrativa si perdono e fuggono, ostacolati da una politica cieca e ostile verso la cittadinanza. In questi mesi, i temi principali come sviluppo territoriale e ospedale sono passati nel ridicolo grazie sopratutto alla continua illusione ai danni dei cittadini,filosofia di una sbagliata gestione amministrativa. Assistiamo ad una negligenza di risorse con conseguente risultato deplorevole.
Il consiglio comunale, sempre più inutile e stucchevole, per alcuni è solo l’occasione per pavoneggiarsi e fare affermazioni inutili e tendenziose. La considerazione che nasce spontanea è che se questo è il nuovo che avanza non si può che palesare che tutto ciò che si vede oggi sia lo stesso film del tanto denigrato passato.
Ricordo, per la cronaca, che in questi sei mesi, non è stata presentata nessuna richiesta di sviluppo del territorio acrese.
La politica è una cosa seria che non vi appartiene nel modo più assoluto. Acri merita di più.
Francesco Pellicorio