L’arte nobile del giornalismo

Prendo in prestito e faccio mia una parte di un saggio sul linguaggio del giornalismo, a cura di autori vari.
Un saggio datato, ma sempre attuale.

“Del giornalismo, o meglio di un certo tipo di giornalismo, si può parlare male per la sua storica tendenza a farsi spesso strumento di contrapposizione politica, un vero strumento di potere. Ci si dimentica del lettore come istituzionale destinatario, per il suo scarso rispetto verso il cittadino in quanto persona, e spesso per la sua ambizione di essere non testimone ma protagonista: non osservatore ma a volte fabbricante di notizie delle quali non si verifica la fondatezza”.

Il Giornalismo è un’arte nobile, praticata per fortuna da molti.
I lettori hanno tuttavia capacità e competenze per saper scegliere chi e cosa leggere, rifuggendo da chi diffonde notizie superficiali e approssimative.
Buon lavoro a chi ha fatto del giornalismo un mestiere nobile, andando alla fonte della notizia verificandone il contenuto e non offendendo mai le persone pubbliche, che sono appunto prima di tutto persone.
Non siamo detentori della verità, ma siamo consapevoli di non svendere la nostra dignità per assecondare questo modo di fare dal quale rifuggiamo.

Pino Capalbo, sindaco di Acri

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